Steve Jobs annuncia la pace con Bill Gates: viene fischiato, ma salva la Apple

Steve Jobs annuncia la pace con Bill Gates: viene fischiato, ma salva la Apple

Il 6 agosto 1997 accadde qualcosa nel mondo dei personal computer che nessuno, ma proprio nessuno aveva previsto: la pace fra Steve Jobs e Bill Gates. La tregua fra Apple e Microsoft, i due grandi rivali della Silicon Valley.

Solo due anni prima, in occasione del debutto di Windows 95, Steve Jobs, che ai tempi non era ad Apple per note vicende, aveva dichiarato: “L’unico problema con Microsoft è che non hanno stile, non hanno assolutamente stile. E non lo intendo come una cosa minore, ma una cosa enorme. Perché non hanno idee originali e non hanno cultura nei loro prodotti. Come la proporzione degli spazi dei caratteri che viene dalla tipografia di bei libri, è da qua che nasce lo stile. Ma se non fosse per il Mac, Microsoft non lo avrebbe mai avuto nei suoi prodotti e quindi io credo che il successo di Microsoft mi intristisca solo per il fatto che fanno prodotti di terza classe”.

Ecco, questi erano i rapporti fra i due (più tardi pare che Steve Jobs si sia scusato per questa uscita). Ma nel 1996 Jobs era tornato alla Apple, nel 1997 era di nuovo al comando e al MacWorld Expo di Boston, annuncia la svolta. Sullo schermo gigante appare il faccione sorridente di Bill Gates tipo “grande fratello” (foto in cima alla pagina, “molti fan di Apple ancora ricordano con orrore quel momento” dice il sito Mac History) e Steve Jobs pronuncia le parole fatidiche “Dobbiamo superare la visione per cui affinché Apple vinca, Microsoft debba perdere. Le relazioni distruttive non servono a nessuno. L’era della competizione fra noi è finita”.

Dietro l’annuncio c’era un accordo importante: Microsoft avrebbe continuato a sviluppare Office for Mac per 5 anni e Apple avrebbe imposto Internet Explorer come browser preferito, le due aziende avrebbero lavorato sulla compatibilità dei loro prodotti e Microsoft avrebbe investito 150 milioni di dollari in azioni Apple (oltre al fatto che Apple avrebbe rinunciato alla causa in corso per violazione di diversi brevetti e Microsoft avrebbe pagato una somma non rivelata ai tempi).

“Noi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, disse Steve Jobs quel giorno a una platea attonita (qualcuno lo fischiò). Quella mossa ha salvato la Apple e ha dato il via alla costruzione della azienda più capitalizzata del pianeta.

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