The Finals | Abbiamo provato in anteprima la prima stagione

The Finals | Abbiamo provato in anteprima la prima stagione

Embark Studios ha presentato durante i The Game Awards il lancio di The Finals, il coinvolgente combat entertainment game show che ha immerso nel caos migliaia di giocatori, permettendogli di creare personaggi dallo stile unico, con l’unico obbiettivo di accrescere la propria fama in quella che è, a mani basse, una delle migliori “gamification” dell’attuale situazione del settore videoludico.

The Final, difatti, richiede a un team di tre giocatori di lanciarsi in un arena, altamente distruttibile, e giocare di squadra per guadagnare il maggior numero di soldi possibile, attuando strategie di squadra e massacrando gli altri concorrenti.

Più soldi si guadagneranno, più gli sponsor presenti all’evento virtuale promuoveranno la squadra, e i giocatori all’interno di essa, premiando le performance con denaro sonante da spendere per migliorare il proprio equipaggiamento e, soprattutto, il proprio stile.

Un team-based shooter, free-to-play, dall’incipit davvero interessante e dal gameplay parecchio assuefacente, che è disponibile da oggi su Steam, Xbox Series X|S e PlayStation 5, inaugurando la Stagione 1 che accompagnerà i giocatori per le prossime settimane.

Questa prima stagione di The Finals si svolge in una Las Vegas ricca di sfarzo e glamour, offrendo una nuova arena virtuale impreziosita da luci al neon, slot machine, pugili, UFO e moltissimi altri dettagli decisamente fuori di testa.

Elevata distruzione ambientale, caos, eventi casuali e i primi indizi sul mistero che avvolge il game show più esplosivo del mondo saranno al centro dell’esperienza offerta da The Finals, il quale inizia a mostrare anche i primi segni di una narrazione che, per quanto diluita all’interno del frenetico gameplay, si rivela indubbiamente interessante.

Gustav Tilleby, Creative Director di Embark, ha espresso la loro visione nel voler reinventare gli FPS cooperativi con The Finals, sottolineando che il gioco non èun semplice battle royale, o FPS, bensì un nuovo tipo di sparatutto votato alla cooperazione fra i giocatori. 

Dopo un anno di test, e di feedback dei giocatori, Tilleby ha enfatizzato l’impegno della software house nell’offrire una grande esperienza alla community, con la promessa di molte sorprese sparse lungo il cammino.

Il gioco permette ai concorrenti di affrontarsi in arene virtuali ispirate a luoghi iconici del mondo reale, offrendo ambienti completamente distruttibili grazie alla tecnologia di distruzione e movimento server-side di Embark. 

Questo consente ai giocatori di vivere in tempo reale ogni azione e le relative conseguenze, dall’abbattimento di un mobile, alla distruzione volontaria di una parete per raggiungere un obiettivo, fino all’intero crollo di un edificio.

Durante la nostra prova abbiamo potuto vivere in prima persona questo aspetto, indubbiamente sorprendente e al centro delle meccaniche di gioco dell’intera esperienza. 

Ogni team, difatti, potrà essere composto da combattenti di taglia piccola, media, o pesante, i quali non solo avranno equipaggiamento unico, e statistiche individuali, ma ricopriranno anche dei ruoli ben precisi all’interno dell’economia di ogni partita.

I combattenti leggeri (agili e fragili) potranno generare moltissimi danni a discapito di una vitalità molto bassa, risultando perfetti per attaccare i nemici rapidamente nei momenti caotici, ovviamente se ben supportati dal resto della squadra. 

I combattenti medi, invece, potranno occuparsi sia di curare il proprio team (attraverso un arma specifica) sia di controllare il campo di battaglia (riparando falle nei muri, piazzando trappole e, ovviamente, utilizzando armi a breve e medio raggio).

I combattenti pesanti, infine, ricoprono il ruolo da tank. Possono piazzare barricate, sparare con armi pesanti, distruggere tutto con la loro stazza, e l’utilizzo di equipaggiamento dedicato, e, soprattutto, ricevere un numero maggiore di danni.

Viene da se che bilanciare al meglio la squadra è la soluzione migliore per vincere in The Finals, considerando che gli strumenti a disposizione di ogni classe, si riveleranno indispensabili durante lo svolgimento di ogni singolo match.

Al netto di questo, la distruzione delle aree di gioco ricopre un ruolo fondamentale, che viene sfruttato sia attivamente dai giocatori, che passivamente dai commentatori di ogni incontro. Sovente, difatti, capiterà che si attiveranno degli eventi casuali pensati proprio per distruggere completamente alcune parti della mappa, o che garantiranno ai giocatori una maggiore, seppur temporanea, fragilità delle strutture presenti in un’arena.

Ogni match si svolge in maniera molto semplice: vengono rilasciati dei bottini in punti casuali della mappa e i giocatori dovranno prima di tutto recuperarli (in seguito all’immancabile countdown capace di generare tensione e scontri sulla mappa) per poi depositarli in un punto di raccolta (seguendo la stessa procedura svolta durante la raccolta del bottino). 

Viene da se che risulterà fondamentale avere l’equipaggiamento giusto per raggiungere rapidamente il bottino e per barricare, e difendere, a dovere sia il punto di raccolta, che quello di estrazione.

È altresì ovvio che, durante queste due semplici operazioni, ogni giocatore potrà distruggere tutto cercando di soffiare il bottino alla squadra che lo starà raccogliendo, generando un caos incredibile a schermo che, nella sua follia distruttiva, risulta divertente, appagante e, soprattutto, votato alla strategia molto più di quanto si potrebbe credere.

A corredo di tutto questo, durante la nostra prova, abbiamo assistito a mutazioni della mappa generate da eventi climatici di varia natura. Se Los Angeles per tre match è rimasta la stessa, nel quarto la mappa è stata completamente trasformata in virtù di una recente tempesta di sabbia, con annessa visibilità ridotta, vento forte e edifici completamente ricolmi di dune di sabbia.

Un elemento fondamentale di The Finals, inoltre, è la possibilità di creare un concorrente unico, permettendo ai giocatori di scegliere tra ballerine furtive, con spade affilate, fino a panda armati di lanciarazzi. 

La varietà di stili di gioco e strategie è ampia, essendo l’intuito, la mira e la rapidità di esecuzione, gli elementi chiave per vincere.

The Finals è già disponibile su Steam, Xbox Game Store e PlayStation Store. Per chiunque si cimenterà nella folle competizione offerta da The Finals, gli sviluppatori hanno offerto una serie di canali social per supportare i giocatori, tutti raggiungibili visitando il sito ufficiale, seguendo gli aggiornamenti su Twitter, o YouTube, o unendosi alla community sul canale Discord dedicato.

Fonte: tomshw.it

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