Ubisoft presenta Scalar, ecco come cambierà lo sviluppo dei videogiochi

Oltre agli NFT, Ubisoft ha deciso di agguantare un altro treno, ovvero quello del cloud gaming, ma senza lanciare un nuovo servizio. In occasione dell’inizio della GDC 2022, infatti, il publisher e sviluppatore franco canadese ha annunciato la nuova tecnologia messa a disposizione per gli studi di sviluppo, chiamata Scalar, già in uso presso la sede di Stoccolma e che sta contribuendo alla nascita di una nuova IP, probabilmente l’action game di cui avevamo parlato nel corso degli ultimi giorni.

Ubisoft Scalar, questo il nome della nuova tecnologia, promette di costruire mondi di gioco enormi, con un supporto ad un numero incredibile di asset, intelligenze artificiali, simulazioni e molto altro. “I giochi che utilizzano questa tecnologia possono disporre di una potenza di computing illimitata”, si legge in un comunicato stampa lanciato nella giornata odierno. “Posizionato microservizi indipendenti nel cloud, Scalar permette agli sviluppatori di lanciare update e migliorare un servizio senza impattare sugli altri”.

Nel dettaglio, Ubisoft Scalar permetterebbe di lanciare un eventuale aggiornamento di un gioco senza dover necessariamente mettere offline l’erogazione dello stesso. L’obiettivo, come spiegato dal publisher e sviluppatore, è quello di rimuovere eventuali vincoli per gli sviluppatori, permettendo così a tutti gli studi di sviluppo di concentrarsi sulla creatività e “progettare esperienze di gioco mai viste prima”. Sarà possibile dunque vedere un DLC essere giocato senza doverlo necessariamente scaricare, ad esempio, oppure una patch o un update. Novità non da poco anche la creazione di veri e propri open world, popolati da tantissimi giocatori allo stesso momento. Potete dare uno sguardo al trailer di presentazione di Scalar poco più in basso.

Al momento Ubisoft non ha voluto specificare come Scalar riuscirà in tutto questo. La tecnologia, almeno per ora, sarà disponibile solamente nei vari studi del publisher e sviluppatore, quindi non si tratta di una tecnologia destinata al “noleggio” verso altri studi. Continuate a seguire Tom’s Hardware per tutte le novità e gli annunci in dirittura d’arrivo dal mondo dei videogiochi.

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