Il Papa definisce Internet “uno strumento meraviglioso”

Il Papa definisce Internet “uno strumento meraviglioso”

Papa Ratzinger è stato il primo pontefice a sbarcare sui social; Papa Francesco il primo ad arrivare su Instagram e a definire Internet “un dono di Dio”. Ma (come sappiamo) è stato Papa Wojtyla a dare il via libera al sito web Vaticano già nel 1995.

Ai tempi si diceva che il pontefice guardasse a questa nuova tecnologia con curiosità e molta cautela. Ma qualche anno dopo, il 12 maggio 2002, in occasione  della 36esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, il Papa firmò un testo storico che di fatto invitava tutta la comunità cattolica ad abitare il Web portando la parola di Dio. Titolo: Internet. Un nuovo forum per proclamare il Vangelo.

Scriveva il Papa: “Internet è certamente un nuovo forum, nel senso attribuito a questo termine nell’antica Roma… Ciò vale anche per il cyberspazio, che è una nuova frontiera che si schiude all’inizio di questo millennio. Come le nuove frontiere di altre epoche, anche questa è una commistione di pericoli e promesse, non priva di quel senso di avventura che ha caratterizzato altri grandi periodi di cambiamento. Per la Chiesa il nuovo mondo del cyberspazio esorta alla grande avventura di utilizzare il suo potenziale per annunciare il messaggio evangelico. Questa sfida è l’essenza del significato che, all’inizio del millennio, rivestono la sequela di Cristo e il suo mandato Prendi il largo: Duc in altum!”.

E poi: “La Chiesa si avvicina a questo mezzo con realismo e fiducia… Internet può offrire magnifiche opportunità di evangelizzazione se utilizzato con competenza e con una chiara consapevolezza della sua forza e delle sue debolezze. Soprattutto, offrendo informazioni e suscitando interesse, rende possibile un primo incontro con il messaggio cristiano, in particolare ai giovani che sempre più ricorrono al cyberspazio quale finestra sul mondo”. 

Una grande apertura, ma non priva di rischi: “Ciononostante, emergono alcune questioni necessarie, persino ovvie, nell’utilizzo di Internet per la causa dell’evangelizzazione. Infatti, la caratteristica essenziale di Internet consiste nel fornire un flusso quasi infinito di informazioni, molte delle quali durano solo un attimo. In una cultura che si nutre dell’effimero, si può facilmente correre il rischio di credere che siano i fatti a contare piuttosto che i valori. Internet offre numerose nozioni, ma non insegna valori e quando questi ultimi vengono trascurati la nostra stessa umanità ne risulta sminuita e l’uomo perde facilmente di vista la sua dignità trascendente. Nonostante il suo enorme potenziale di bene, alcuni modi degradanti e dannosi di utilizzare Internet sono noti a tutti e le autorità pubbliche hanno di certo la responsabilità di garantire che questo strumento meraviglioso serva il bene comune e non divenga dannoso”. Diceva proprio così, il Papa: “strumento meraviglioso”

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