Con Jeff Bezos inizia l’era del turismo spaziale: i prossimi voli di Blue Origin già in autunno

Con Jeff Bezos inizia l’era del turismo spaziale: i prossimi voli di Blue Origin già in autunno

Per qualche minuto Jeff Bezos non è stato l’uomo più ricco del mondo: e non per le fluttuazioni della Borsa, ma perché è diventato l’uomo più ricco dello spazio. Con tre compagni di equipaggio, il fondatore di Amazon è salito sopra il deserto del Texas a bordo del veicolo New Shepard della sua Blue Origin. Sono tornati sani e salvi, hanno indossato cappelli da cowboy e brindato con champagne: così si è aperta l’era del turismo spaziale commerciale privato. “Il miglior giorno della mia vita”, ha commentato Bezos raggiante al ritorno. L’evento è stato trasmesso in diretta da diversi cnaali web e tv, oltre che – va senza dire – da Amazon Prime Video, dove si attendono a breve altre immagini esclusive. 

Com’è andata
Il veicolo spaziale ha acceso i motori per il decollo dalla struttura Launch Site One di Blue Origin a circa 32 km fuori dalla città rurale di Van Horn con qualche minuto di ritardo. La data della partenza, e non è un caso, coincide con l’anniversario degli americani Neil Armstrong e Edwin “Buzz” Aldrin che sono stati i primi esseri umani a camminare sulla Luna, il 20 luglio 1969. In più, la New Shepard prende il nome da Alan Shepard, che nel 1961 divenne il primo americano nello spazio. 

Il cielo era limpido, con qualche nuvola appena, la mattinata era fresca. Bezos e gli altri passeggeri hanno percorso su un SUV per il breve tragitto verso la piattaforma di lancio prima di salire a piedi su una torre ed entrare nella navicella bianca con il logo di Blue Origin (una piuma blu). Ogni passeggero ha suonato una campanella prima di salire a bordo.

La capsula
New Shepard è stata progettata per volare fino a 2.200 miglia (3.540 km) all’ora a un’altitudine oltre la cosiddetta linea di Karman – 62 miglia (100 km) – fissata da un organismo aeronautico internazionale per definire il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio. E il 57enne miliardario americano è salito a circa 107 km sopra la superficie del pianeta in una missione durata in tutto 10 minuti e 20 secondi. Dopo che la capsula si è separata dal vettore, l’equipaggio ha potuto slacciare le cinture rimanendo per alcuni minuti di assenza di peso, poi la capsula è tornata sulla Terra usando tre paracadute e un sistema di retrospinta che ha espulso un “cuscino d’aria” per un atterraggio morbido nel deserto del Texas. 

New Shepard è composta da un razzo e una capsula per un totale di 18,3 metri di altezza: è completamente autonoma e non può essere pilotata dall’interno della navicella; la guida un complesso sistema di intelligenza artificiale. Il razzo propulsore riutilizzabile di Blue Origin aveva già volato due volte. 

L’equipaggio
Era anche il primo volo nello spazio di Blue Origin con equipaggio. Bezos, fondatore della società di e-commerce Amazon, e suo fratello Mark Bezos, un dirigente di private equity, sono stati raggiunti da altri due membri. L’astronauta 82enne Wally Funk e il neolaureato Oliver Daemen News, 18 anni, sono diventati rispettivamente la persona più anziana e quella più giovane a raggiungere lo spazio. Bezos ha abbracciato Funk dopo l’atterraggio. 

Funk è una delle cosiddette Mercury 13, un gruppo di donne che si allenarono per diventare astronauti della NASA all’inizio degli anni Sessanta, ma furono escluse a causa del loro sesso. Daemen, il primo cliente pagante di Blue Origin, studia fisica e gestione dell’innovazione nei Paesi Bassi. Suo padre, che dirige la società di gestione degli investimenti Somerset Capital Partners, era sul posto per vedere il figlio volare nello spazio. Al lancio hanno assistito membri della famiglia Bezos e gli impiegati della Blue Origin, oltre ad alcuni spettatori appostati lungo la strada prima dell’alba.

Il mercato
La missione fa parte di una battaglia per la conquista dello spazio tra la Blue Origin di Bezos e la Virgin Galactic del collega miliardario Richard Branson per sfruttare un mercato assai promettente, che per la banca svizzera UBS varrà 3 miliardi di dollari all’anno dal 2030. Branson è arrivato per primo nello spazio, ma Bezos ha volato più in alto rispetto agli 86 km di Virgin Galactic, nel primo volo spaziale al mondo con un equipaggio interamente civile. E così Virgin Galactic cala a Wall Street, dove perde il 4% dopo il successo della missione di Bezos.

Un altro miliardario hi tech, Elon Musk, prevede di inviare un equipaggio interamente civile in una missione orbitale di diversi giorni sulla sua capsula Crew Dragon a settembre. Su Twitter, Musk ha augurato buona fortuna all’equipaggio di Blue Origin qualche ora prima del lancio. 

Blue Origin sta preparando altri due voli passeggeri per quest’autunno. I clienti non mancano: più di 6.000 persone da almeno 143 Paesi hanno partecipato a un’asta per essere tra i primi clienti paganti. Il vincitore dell’asta, che ha fatto un’offerta di 28 milioni di dollari, ha rinunciato al volo, lasciando il posto a Daemen. Virgin Galactic ha comunicato che già 600 persone hanno prenotato un volo, al prezzo di circa 250.000 dollari a biglietto; secondo Branson il prezzo dei biglietti calerà presto, fino a circa 40.000 dollari a persona.

Oltre Amazon
Bezos, che ha un patrimonio di 206 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index, si è dimesso questo mese da amministratore delegato di Amazon, lasciando il posto ad Andy Jassy. “Per quanto io balli ancora il tip tap in ufficio, sono entusiasta di questa transizione”, aveva scritto a febbraio in una mail ai dipendenti, spiegando che sarebbe rimasto in Amazon come Presidente Esecutivo, per dedicare “energie e attenzione a nuovi prodotti e iniziative sperimentali”. E ad altre attività, come il suo Day One Fund e il Bezos Earth Fund, al quale l’anno scorso ha fatto una donazione di 10 miliardi di dollari. “Nutro davvero molta speranza nell’impatto che penso che queste organizzazioni possano avere”, spiegava. Poi ci sono il quotidiano Washington Post e, appunto, la società spaziale privata Blue Origin: “Non ho mai avuto più energia di ora, e non intendo di certo andare in pensione”, scriveva. E concludeva con un invito: “Continuate a inventare, e non disperate anche se all’inizio l’idea sembra folle”. E poche cose in effetti sembrano più folli di un volo nello spazio.

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