Xiaomi Soundbar 3.1, la prova di Italian Tech

Xiaomi Soundbar 3.1, la prova di Italian Tech

Con i televisori moderni, ultrapiatti e in cui c’è poco spazio per altre componenti che non abbiano a che fare con lo schermo, le suondbar sono ormai l’unica soluzione per avere un’esperienza audio di qualità. E anche per avere l’audio che vada nella direzione di chi guarda e ascolta, invece che dalla parte opposta.

Fra le novità di inizio 2022, in un settore in costante crescita, c’è anche la Xiaomi Soundbar 3.1, che abbiamo avuto in prova per un paio di settimane e che nelle intenzioni promette di fare proprio questo: migliora la localizzazione, la direzionalità e la nitidezza del suono.

Il subwoofer della Xiaomi Soundbar 3.1 (al centro) accanto a una Xbox X 

Xiaomi Soundbar 3.1, le caratteristiche tecniche

In vendita dal 4 marzo, la suondbar del produttore cinese costa 279 euro, è lunga poco meno di 90 centimetri ed è abbinata a un subwoofer di dimensioni generose (ben più grande di una Xbox X, come si vede nelle immagini) ma non eccessivamente pesante ed è dotata di 3 altoparlanti full-range e 3 tweeter, per una potenza complessiva di 430 W.

La barra ha un display Oled a matrice di punti sulla parte destra, alcuni pulsanti in cima (accensione, regolazione del volume e così via), la codifica Dolby Audio e Dts, le connessioni Bluetooth e wifi, che viene usato per l’accoppiamento automatico con il subwoofer, e anche l’Nfc, utile per riprodurre qualsiasi audio provenga dallo smartphone.

Sulla parte posteriore ci sono le porte Usb, Hdmi, coassiale e ottica, che è quella che abbiamo usato per il collegamento alla tv.

Come si è svolta la prova e com’è andata

La Soundbar 3.1 ha 4 modalità di ascolto oltre a quella standard, che si possono gestire agevolmente dal telecomando (peccato non avere trovato le pile nella confezione): Film, Game, Musica e News. Inoltre, c’è una Modalità Notturna che dovrebbe ridurre gli effetti sonori e concentrarsi sulle voci di quello che si sta guardando (per vedere un film a tarda notte, appunto) e una Modalità AI che dovrebbe riconoscere automaticamente la sorgente audio e adattare l’emissione del suono di conseguenza.

Abbiamo utilizzato il dispositivo in un salotto su un soppalco di una dozzina di metri quadrati, abbinato a una tv Sony da 55”, posizionata a circa 3 metri dal punto di visione e ascolto: l’installazione è davvero semplice e in pochi minuti siamo stati pronti per iniziare il nostro test. Che ci ha davvero sorpresi.

I suoni che escono dalla Suondbar 3.1 di Xiaomi sono pieni, intensi e ricchi di dettagli; e la potenza si percepisce tutta: raramente abbiamo dovuto alzare il volume oltre il livello 7-8 della scala, più spesso fermandoci intorno a 4-5. E quasi mai abbiamo regolato il subwoofer oltre quota 0-1: anche così, la nota scena dell’attacco a Malibù nel film Iron Man 3 (a suo modo diventata un benchmark per i test audio/video degli impianti domestici) è suonata decisamente coinvolgente, tanto da farci sentire nel vivo dell’azione. Noi e pure i vicini, probabilmente.

Identico discorso vale per i videogiochi: in quelli di guida, come Forza Horizon 5, abbiamo colto molte più sfumature sonore sia dall’ambiente sia dal timbro dei motori, con le differenze fra un V8 Mercedes e un V12 Jaguar ora decisamente più marcate; in tutti gli altri, da Death’s Door ad Halo Infinite (qui la nostra recensione), al vecchio The Long Dark, abbiamo apprezzato una gamma di suoni più ampia di quella che potevamo cogliere con il precedente impianto audio.

L’importante è scegliere manualmente la scena audio più adatta alla situazione, con Film e Game che sono quelle in cui si avvertono le differenze più marcate. Questo perché la Modalità AI ci è parsa un po’ esitante e anzi ci ha fatto perdere qualche parola in alcuni dialoghi in cui abbiamo deciso di provarla, come se fosse costantemente al lavoro per capire che cosa stavamo ascoltando e, nel dubbio, avesse smesso di diffondere l’audio. Disattivandola, il problema sparisce e non si ripresenta.

Sulla destra, il display Oled a matrice di punti 

Che cosa ci è piaciuto della Xiaomi Soundbar 3.1

  • Installazione semplicissima e con pochi cavi
  • Audio nitido, potente e ben distribuito
  • Design gradevole

Che cosa non ci è piaciuto

  • Modalità AI un po’ esitante e poco fruibile
  • A questo prezzo, le pile del telecomando dovrebbero essere incluse

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