WhatsApp conferma le nuove funzioni per la sicurezza: messaggi personali protetti

WhatsApp conferma le nuove funzioni per la sicurezza: messaggi personali protetti

WhatsApp lancia i messaggi personali protetti e mette in guardia dalle altre app di chat. “Abbiamo intenzione di implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp. I messaggi personali saranno sempre protetti dalla crittografia end-to-end, pertanto WhatsApp non potrà mai né leggerli né ascoltarli”, si legge in un blogpost in cui la società conferma l’intenzione introdurre nuove opzioni per gli utenti dell’app, quelle prima annunciate per l’8 febbraio, poi procrastinate di tre mesi a seguito di numerose polemiche in rete.

Nel post, la società cerca di spiegare come riesce a offrire WhatsApp gratuitamente: “Ogni giorno, milioni di persone scelgono di comunicare con le aziende tramite WhatsApp, perché trovano sia più semplice chattare, piuttosto che telefonare o inviare un’email”, scrive. “Addebitiamo alle aziende i costi per fornire assistenza clienti su WhatsApp, mentre per le persone il servizio è totalmente gratuito. Alcune funzioni relative agli acquisti sono integrate con Facebook, per consentire alle aziende di gestire il proprio catalogo tra le diverse applicazioni. Mostriamo i dettagli dell’azienda direttamente nelle chat di WhatsApp, in modo che siano gli utenti stessi a scegliere se interagire o meno con un’attività”, si legge ancora.

La chat di proprietà di Facebook prende posizione anche sulla fuga di molti suoi utenti verso altre applicazioni di chat, Telegram e Signal in testa, alla ricerca di una maggiore privacy. “Comprendiamo che in questo periodo alcune persone abbiano provato altre applicazioni di messaggistica per verificare quali opzioni offrono. Alcune applicazioni concorrenti dichiarano di non poter vedere i messaggi degli utenti. Tuttavia, se un’applicazione non offre la crittografia end-to-end come impostazione predefinita, significa che può leggere i messaggi”. 

“Altre applicazioni affermano di essere migliori perché hanno accesso a una quantità inferiore di dati rispetto a WhatsApp”, continua la società. “Riteniamo che le persone siano alla ricerca di applicazioni che siano allo stesso tempo sicure e affidabili, ed è per questo che WhatsApp ha accesso a una quantità limitata di dati. Ci impegniamo a prendere sempre decisioni ben ponderate e continueremo a cercare nuove soluzioni per adempiere alle nostre responsabilità usando sempre meno dati”, conclude.

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