Twitter registra ricavi sotto le attese e accusa Elon Musk

Twitter registra ricavi sotto le attese e accusa Elon Musk

Twitter ha registrato un calo a sorpresa del proprio giro d’affari nel secondo trimestre del 2020 e accusa Elon Musk di aver messo alle corde l’azienda dopo la decisione di ritirare la sua offerta da 44 miliardi di dollari per il 100% del pacchetto azionario. Nei dati trimestrali, Twitter ha registrato un aumento delle entrate pubblicitarie del 2% a 1,08 miliardi, mentre il fatturato si è attestato a 1,18 miliardi di dollari rispetto agli 1,19 miliardi dello stesso perido dell’anno precedente. Un risultato negativo per gli analisti di Wall Street che avevano previsto un giro d’affari da 1,32 miliardi. Nel pre mercato al Nasdaq il titolo perde il 2,27%.

Twitter ha fatto causa a Musk per aver ritirato l’offerta d’acquisto. Il patron di Tesla ha giustificato la sua decisione dicendo che la società si rifiuterebbe di fornire dati sul numero di account falsi presenti sulla piattaforma. Il processo si terrà a ottobre.

237 milioni di utenti attivi. Bot meno del 5%

Twitter in trimestrale ha aggiornato i dati sugli account reali e falsi presenti sulla piattaforma. Stando ai numeri della società, gli utenti attivi monetizzabili (ovvero gli account veri presenti sulla piattaforma) sono saliti del 16,6% nel secondo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.

Il dato medio giornaliero degli utenti attivi è pari a 237,8 milioni di account. Mentre gli account falsi sarebbero meno del 5% degli utenti nel secondo trimestre del 2022, circa 12 milioni di profili.

Tornando ai risultati finanziari, la società ha registrato una perdita di 270 milioni di dollari, o 35 centesimi per azione, rispetto ai guadagni di un anno fa di 65,6 milioni di dollari, o 8 centesimi per azione.

Il calo della pubblicità. Il ruolo di Apple e di TikTok

Twitter gioca quindi in difesa e accusa Musk del fatturato inferiore alle attese. Per la società l’imprenditore è colpevole di aver creato incertezza sul gruppo, allontando clienti e inserzionisti. Ma è il mercato dei social che nel complesso arranca. Twitter soffre il calo della pubblicità proprio come ieri hanno dimostrato i conti di Snapchat, che ha parlato di un momento “incredibilmente difficile” in cui gli inserzionisti hanno ridotto la spesa.

Twitter, come Snapchat, Google e Meta, hanno registrato una forte impennata dei ricavi lo scorso anno, grazie soprattutto alla spesa online degli inserzionisti pubblicitari che hanno investito molto in comunicazione in vista delle riaperture dopo la pandemia.

Oggi però queste società, che hanno beneficiato negli anni dei lockdown e delle misure anti Covid, devono fare i conti con l’inflazione che ha già costretto diverse aziende a rivedere i propri budget di spesa.

Non solo. I social della prima generazione, e Twitter è tra questi, oggi si trovano a dover fare i conti con i nuovi protagonisti delle piattaforme come TikTok, che ha saputo rapidamente conquistare le nuove generazioni. Mentre a pesare sui ricavi c’è anche la decisione di Apple di dare la possibilità agli utenti di scegliere se essere tracciati o meno da queste società al fine di targhettizzare la pubblicità.

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