Sì, TikTok sta diventando il Google della Gen Z: lo dimostrano i numeri

Sì, TikTok sta diventando il Google della Gen Z: lo dimostrano i numeri

Che i più giovani si rivolgano sempre più spesso ai social network per le loro ricerche online, non è una novità: se ne parla ormai da circa un anno, e pure quelli di Google ne sono consapevoli (e probabilmente preoccupati).

La novità, adesso, è che abbiamo finalmente dati affidabili e aggiornati che dicono quanta parte di questi giovani fanno così, a quali piattaforme si rivolgono e quali sono le differenze con gli altri gruppi anagrafici.

Come si è svolta la ricerca (e chi sono i Boomer)

Il merito è di un sondaggio condotto da Morning Consult, popolare società di consulenza, su un campione di 2200 adulti americani, appunto divisi per fascia d’età: Generazione Z (gli under 20, per semplificare), Millennial (i 30-40enni di oggi), Gen X (gli over 50) e Boomer (gli over 60).

Lo scorso febbraio, agli intervistati è stato chiesto dove cercano online le notizie, come si informano, se usano più fonti e quali e anche se pagherebbero (e quanto) per queste notizie. E si è appunto avuta la conferma che il focus delle nuove generazioni si sta spostando dai siti tradizionali e che, se vogliono sopravvivere, “gli editori devono distribuire i contenuti anche al di fuori dei loro siti”.

TikTok è Google per la Gen Z

Quello che è emerso è che circa il 14% dei componenti della Gen Z, se vuole informarsi su un fatto di cronaca, inizia la ricerca su TikTok, cosa che fa solo l’1% dei cosiddetti Boomer e in generale il 2% di tutti gli altri gruppi anagrafici (grafico più sopra).

Attenzione: questo non vuole dire che Google non venga più usato, ma solo che è usato in modo diverso. Resta il luogo (virtuale) in cui la maggior parte delle persone inizia una ricerca su una notizia, ma con importanza differente a seconda delle differenti fasce d’età.

Inoltre, ci sono approcci diversi anche alle piattaforme social: la Gen Z predilige TikTok e YouTube, mentre è più probabile che i Millennial partano da Facebook e che i Boomer vadano direttamente su un sito di informazione di cui si fidano (quello di un quotidiano, per esempio) e inizino la loro ricerca da lì.

Ricerche nei commenti, il trucco di TikTok

Quelli di TikTok hanno evidentemente capito quello che sta succedendo e stanno cercando di favorire questo cambiamento nelle abitudini delle persone.

Sul social di ByteDance, le ricerche di fatti di cronaca (come il tragico incidente ferroviario in Grecia) restituiscono come primi risultati video che in modo efficace permettono di farsi un’idea di quello che è accaduto, quasi come se ci si trovasse davanti al palinsesto di una tv all-news.

Inoltre, già da qualche mese, anche sull’app italiana è attiva una funzione non molto pubblicizzata ma che va esattamente in questa direzione: all’apertura della sezione commenti di un video in qualche modo legato all’attualità (o comunque a un argomento molto cercato) nei commenti compaiono parole chiave con accanto il simbolo di una lente, che se cliccata permette di fare rapidamente una ricerca su TikTok proprio per quella specifica parola.

Di più ancora: spesso la stringa di ricerca compare direttamente in cima ai commenti, in posizione dominante ed evidente, così da spingere le persone a cliccare e cercare altro su quel determinato argomento. Invece di andare a farlo su Google, ovviamente.

@capoema

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