Shell Eco-marathon Europe, in pista la sfida sul futuro della mobilità

Shell Eco-marathon Europe, in pista la sfida sul futuro della mobilità

Il mondo del futuro dell’auto scende in pista: dal 28 giugno al 6 luglio i migliori tecnici del pianeta si sfidano alla Shell Eco-marathon, storico progetto dedicato all’innovazione e alla mobilità sostenibile. Due i team italiani: H2politO del Politecnico di Torino e il Team Zero C dell’ITIS Leonardo da Vinci di Carpi che sul circuito di Nogaro in Francia puntano alla vetta.

Un ritorno della gara in pista importante perché dopo due anni di blocco covid i team tornano a proporre le loro idee. Due gli appuntamenti in calendario: il primo dedicato ai veicoli della categoria Prototype che prevede veicoli leggeri e ultra-efficienti, spesso a tre ruote. Qui i team dovranno compiere 10 giri del circuito in un tempo massimo di 39 minuti, per una distanza totale di 16 km: a vincere sarà il team che, grazie alla sua creatività e al know-how tecnico, riuscirà a terminare la prova con il minor consumo di carburante.

La seconda competizione, invece, sarà dedicata alla categoria Urban Concept, che per la prima volta quest’anno vedrà coinvolti i veicoli con la guida autonoma: i veicoli partecipanti, equipaggiati da sistemi di controllo sviluppati dai team, dovranno svolgere delle prove per dimostrare la loro capacità di essere gestiti da remoto, senza input diretto del pilota.

Ma perché un politecnico dovrebbe partecipare a una manifestazione del genere? E’ una sperimentazione sul campo importante. E infatti, ci ha spiegato Emanuele Ferrari, IDRAkronos Vehicle Manager del Team H2politO “Il valore aggiunto del nostro team è la multidisciplinarietà: infatti, gli 80 membri provengono dalle varie facoltà di ingegneria, tra cui meccanica, elettronica, fuel cell e guida autonoma. Questo ci ha permesso di perfezionare al meglio le varie componenti, per essere sempre competitivi, oltre che determinati nel conseguire il massimo risultato e pronti ad affrontare gli eventuali problemi e cercare rapidamente soluzioni”.

E l’impegno è grande: “Nella prima delle due date – continua Ferrari – dedicata ai veicoli della categoria Prototype, che prevede veicoli leggeri e ultra-efficienti, H2politO parteciperà con il prototipo IDRAkronos. Due sono le sue caratteristiche principali: la propulsione, che avviene tramite un motore elettrico DC da 200 W alimentato da una fuel cell a idrogeno da 500 W; e la sua struttura, caratterizzata dall’ampio utilizzo di materiali leggeri come la fibra di carbonio, e le leghe di alluminio per tutti i componenti meccanici”.

“La seconda competizione – conclude il team manager – invece, sarà dedicata alla categoria Urban Concept, per la prima volta dedicata alla guida autonoma: i veicoli partecipanti, equipaggiati da sistemi di controllo sviluppati dai team, dovranno  svolgere delle prove per dimostrare la loro capacità di essere gestiti da remoto, senza input diretto del pilota. Il Team parteciperà a questa competizione con JUNO, veicolo che ha già gareggiato nella Shell Eco-marathon ad Assen, classificandosi al quinto posto nella categoria combustione interna. Il suo sistema di guida autonoma è composto da una stereo-camera, in grado di verificare la distanza degli oggetti nel suo campo visivo, e da una unità di calcolo NVIDIA Jetson, che processa i dati acquisiti e li utilizza per eseguire un path-planning. La scelta della traiettoria determina infine i comandi da inviare a sterzo, freno e acceleratore.

Sono giorni di gara, green, ma sempre gara. E raggiungere i protagonisti in pista è difficile. Ma anche all’ITIS Leonardo da Vinci di Carpi non si sottraggono. Ed è una testimonianza importante perché il Team Zero C dell’ITIS Leonardo da Vinci di Carpi parteciperà alla competizione nella categoria dedicata ai prototipi elettrici, con un veicolo che, grazie ai materiali utilizzati – è realizzato quasi completamente in fibra di carbonio. Non solo: lo studio aerodinamico e i suoi 28 kg di peso approssimativo, consente a questo veicolo (definirli “auto” è sempre un po’ difficile…) di raggiungere ottime prestazioni. Inoltre, a rappresentare il team a Nogaro sarà un gruppo di lavoro ristretto, che comprenderà il team manager, due studentesse che piloteranno i veicoli, cinque studenti tra meccanici, elettronici ed informatici, oltre che i professori che portano avanti questo progetto all’interno dell’istituto dal 2007.

 “Il veicolo con cui gareggeremo – spiega infatti Matteo Subazzoli, studente dell’ITIS Leonardo da Vinci – è stato realizzato interamente da noi studenti, con l’ausilio, per alcune lavorazioni più complicate, di lavoratori esperti e di alcune aziende che ci supportano. – ha affermato A causa dello stop forzato causato dalla pandemia siamo stati costretti a  ricostruire il team da zero, ma siamo determinati a fare del nostro meglio per raggiungere il miglior risultato possibile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *