Samsung Air Purifier Cube. Se volete sapere che aria tira a casa

Samsung Air Purifier Cube. Se volete sapere che aria tira a casa

Bastano cinque minuti con le finestre aperte e dentro casa la concentrazione di polveri sottili, pm 10 e pm 2,5, si abbassa. Ma anche molti gas nocivi scendono di livello fino a scomparire. Insomma, la app certifica l’ovvio: aprire le finestre di tanto in tanto aiuta a migliorare la qualità dell’aria. Se è impossibile farlo, se l’aria esterna non è un granché o se volete che quella interna sia costantemente pulita, sul mercato è arrivata l’ultima generazione di purificatori, come l’Air Purifier Cube di Samsung, adatto ad ambienti fino a 47 metri quadrati. Un po’ ingombrante, 36 per 43 per 38 centimetri, è però abbastanza silenzioso, e gestibile via smartphone attraverso la connessione bluetooth. Nel giro di pochi minuti riporta i parametri nella norma. La app è molto scarna. Non offre statistiche che diano un’idea del livello medio della qualità dell’aria nel tempo e le uniche opzioni avanzate sono quella per impostare la modalità di ventilazione e per programmare accensione e spegnimento. Il tutto per circa 530 euro. 

In questo periodo apparecchi simili stanno vivendo un piccolo boom con le vendite aumentate del 20 per cento, specie nel Nord Italia. Complice l’emergenza sanitaria, cavalcata con una certa spregiudicatezza da certi marchi, come se purificare l’aria dalle polveri sottili bastasse a battere il Covid. A ogni modo, se vi serve sapere con esattezza quando è il momento di aprire la finestra, a breve la norvegese Airthings lancerà il suo View Plus, già ora preordinabile a 299 euro. Monitora, oltre alle polveri sottili, anche l’umidità, la CO2, la pressione e la temperatura, ma anche la presenza di gas radon, e si connette al wifi, quindi si controlla a distanza. Non purifica, ma vi dice tutto quel che serve sapere.

Sul Venerdì del 30 aprile 2021

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