Quella serata con Strehler a parlare di Internet a teatro

Il 30 novembre 1995 a Milano, nello storico teatro Franco Parenti, per la prima volta andò in scena Internet. Era una cosa davvero rivoluzionaria e un po’ folle. Pionieristica. Grazie all’invenzione del world wide web l’uso di Internet stava appena iniziando a crescere nel mondo. L’anno prima in Sardegna l’imprenditore Nicky Grauso aveva messo online l’Unione Sarda, uno dei primi quotidiani a prendere questa strada. Ma gli utenti italiani erano pochissimi, l’0,5 per cento della popolazione: poco più di un paio di milioni. Ecco perché quella serata al Parenti (non improvvisata, ma in cartellone da nove mesi prima) rivista oggi appare stupefacente, un salto nel futuro in un’Italia ancora totalmente analogica.

La locandina me l’ha passata qualche settimana fa Stefano Quintarelli, uno dei pionieri della rete italiana e protagonista della storica serata milanese. Su fondo azzurrino c’è un piastrone nero, bianco e giallo dove si legge “Internet, Il mondo nella rete? Immersione in Internet su grande schermo guidata da Marco Maiocchi (amministratore delegato di I.NET, fondato con Stefano Quintarelli nel giugno 1994), Daniele Marini e Stefano Quintarelli, fisico e docente del Politecnico di Milano, che più tardi sarà uno dei collaboratori di Gianroberto Casaleggio. Daniele Marini: docente di sociologia a Padova. (Di Stefano Quintarelli ho già detto).
Seguivano i nomi dei protagonisti: Filippo Azimonti (storico giornalista della Repubblica di Milano, che era media partner della serata); Roberto Cicciomessere (che qualche anno prima aveva creato Agorà Telematica, una storica BBS che anticipava alcune funzioni del web); Fiorella De Cindio (docente di cittadinanza digitale all’universtà di Milano); Gianni Degli Antoni (un docente di informatica che parlava delle possibilità della rete già dagli anni ‘80); Nicola Grauso (l’imprenditore citato prima per l’Unione Sarda e che nel 1993 aveva fondato uno dei primi Internet Provider, Video On Line); Renato Mannheimer (sociologo, ai tempi e per molto tempo, numero uno dei sondaggisti nostrani); Marco Romano (urbanista di chiara fama); e infine, udite udite, Giorgio Strehler, il principe del teatro italiano.
Cosa avrà mai detto un genio del calibro di Strehler a proposito di Internet nel 1995? Non sono ancora riuscito a scoprirlo. Eppure nelle settimane scorse ho dialogato più volte con le due donne che sono state le artefici di una serata così pionieristica: Milly Bossi Moratti, una donna poliedrica il cui marito tre mesi prima dell’evento del Parenti aveva comprato l’Inter, firmava l’evento come curatrice; e Andrée Ruth Shammah, regista teatrale e anima del Parenti, che invece ne fu la conduttrice. Che accadde davvero la sera del 30 maggio 1995 al Parenti? C’era pubblico? Il biglietto costava 10 mila lire.
Per parlarne, domani, 31 maggio, alle 12:30 ho invitato Andrée Ruth Shammah, Milly Moratti e altri protagonisti di quell’evento a Tech Talk, l’appuntamento quotidiano di Italian Tech in diretta streaming. Seguiteci, sarà divertente.
Stiamo costruendo un almanacco dell’innovazione italiana, ogni giorno una data. Per proporre un fatto memorabile scrivetemi a dir@italian.tech
POST corretto il 30 maggio alle ore 9.48 perché avevamo indicato per errore un omonimo di Marco Maiocchi.