OnePlus 9. Ecco il nuovo modello dell’ex startup che voleva rivoluzionare gli smartphone

OnePlus 9. Ecco il nuovo modello dell’ex startup che voleva rivoluzionare gli smartphone

Oneplus, l’ex startup che nel 2013 aveva fatto parlare di sé con uno smartphone dalle caratteristiche di alto livello e dal prezzo incredibilmente basso, presenta il suo ultimo modello. Il nono, se escludiamo le versioni intermedie. O meglio, ne presenta due come ormai è d’abitudine, che a loro volto sono disponibili in altrettante varianti. Ecco quindi il Oneplus 9 e il Oneplus 9 Pro, telefoni 5G al solito velocissimi come è tradizione per la casa cinese e dotati stavolta di una camera multipla ottimizzata dalla svedese Hasselblad.

Bello il design e per una volta bello anche il corpo macchina posteriore, con il logo di inizio Novecento della stessa Hasselblad e i due obiettivi principali bordati dalle ghiere di metallo. I quattro sensori sono, sul 9 Pro, da 50, 48, 8 e due megapixel, più quello frontale per i selfie da 16 megapixel. Mentre sul 9 manca lo zoom ottico 30x con il suo sensore da 8 megapixel. Alla prova dei fatti si dimostra un’ottima fotocamera, capace di registrare video in 4K, anche se sul mercato c’è di meglio sia per qualità sia per ampiezza del sensore. 

La fotocamera principale è quella da 48 megapixel ed è dotata è dotata di un sensore realizzato da Sony chiamato Imx789. Offre, rispetto al passato, una maggiore velocità di messa a fuoco, quattro volte più informazioni sui colori, scatti diurni e notturni più puliti e una ridotta sfocatura nei video. E’ affiancato da un’ottica ultra-wide da 50 megapixel sempre con sensore Sony, stavolta l’Imx766, che garantisce foto di buon livello anche con scarsità di luce.

Il teleobiettivo da 8 megapixel ha uno zoom 3,3x con stabilizzazione ottica con un massimo di 30x di zoom digitale. Sul 9 Pro c’è poi anche la fotocamera monocromatica che lavora insieme alla principale per aggiungere dettagli alle foto in bianco e nero e la funzione “tilt-shift” che simula lo speciale effetto in miniatura.

Davvero bello lo schermo oled da 6,7, curvo sui margini, che ha una risoluzione di 1440 per 3216 pixel (Qhd+), una frequenza di aggiornamento di 120Hz e una luminosità elevata di 1300 nits che torna utile con i video o i videogame che sfruttano l’hdr 10. In maniera un po’ pomposa lo hanno battezzato “Fluid Display 2.0” per sottolineare che si tratta di uno schermo che sfrutta una serie di tecnologie avanzate iniziando da una risposta al tocco ancora più immediata. La frequenza di aggiornamento da 120 Hz fino a 1 Hz si regola in automatico per adattarsi all’uso del momento consumo energetico significativamente inferiore. Ha una profondità di colore nativa a 10 bit, Hdr10+, Memc e una serie di altri orpelli che secondo la OnePlus offrono prestazioni superiori ai principali monitor professionali.

Il tutto viene gestito dal processore Snapdragon 888, oggi il migliore in circolazione. Mentre la memoria va dagli 8 ai 12Gb secondo le due versioni di entrambi i modelli, così come di pari passo lo spazio di archiviazione passa dai 128Gb ai 256Gb. A questo si aggiunge la ricarica veloce, wireless e la batteria 4500 mAh. Da questo come da altri punti di vista è identico al gemello Find X 3 Pro 5G della Oppo, che come OnePlus fa capo al colosso Bkk. Cambiano fra i due telefoni alcuni aspetti, il tipo di schermo e alcuni dei sensori della macchina fotografica e di conseguenza anche determinate funzioni, ad esempio l’Oppo non ha l’effetto tilt-shift ma un sorprendente modalità “microscopio” che permette davvero di fotografare l’infinitamente piccolo come la trama di un tessuto.

I prezzi sono meno alti di quanto visto lo scorso anno, segno che la sbornia in stile Apple è finita ed è diventato chiaro che proporre smartphone sopra i mille euro è insensato da tutti i punti di vista. Ma questo non vuol dire che la OnePlus sia tornata ad essere quella di un tempo anche perché è ormai un’altra azienda. Uno dei due fondatori, Carl Pei, è andata via lasciando Pete Lau solo alla guida.

In dettaglio il OnePlus 9 parte da 719 euro nella versione 8Gb di ram 128GB di spazio di archiviazione al prezzo di 719 euro, per arrivare a 819 euro per la versione 12Gb di ram e 256Gb di spazio. Il OnePlus 9 Pro invece parte da 919 euro (8Gb e 128Gb) per toccare i 999 euro nella veste più potente (12Gb e 256Gb). Grosso modo in linea con quanto offre la concorrenza, eccezion fatta per alcuni modelli Xiaomi dalle caratteristiche perfino superiori. Va detto però che il 9 Pro nella sua versione più potente rispetto ad altri, iniziando dal Galaxy S21 Ultra, ha un rapporto fra caratteristiche e costo sensibilmente migliore benché su certi fronti non raggiunge le stesse vette.

Quattro le colorazioni per ognuno che, come al solito nel mondo degli smartphone, hanno nomi improbabili: Winter o Morning Mist, Pine Green, Astral o Stellar Black, Arctic Sky. Insomma, grigio, verde, nero e bianco.   

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