L’ultima provocazione di Madonna: 3 NFT insieme con Beeple

L’ultima provocazione di Madonna: 3 NFT insieme con Beeple

Anni fa li avremmo chiamati semplicemente video, e avremmo pensato magari a uno dei tanti esperimenti di Björk. Invece stavolta è Madonna a lanciare una serie di brevi clip dove dà la luce rispettivamente a: un albero, delle farfalle, dei millepiedi-robot. La cantante è ricreata digitalmente a partire dalla sua ultima trasfigurazione in carne e ossa, e fin qui saremmo appunto nel territorio dell’artista islandese, ma c’è di più: i video sono infatti degli Nft concepiti in collaborazione con Beeple, ossia Mike Winkelmann, l’artista digitale famoso per aver venduto un anno fa una sua opera a 69 milioni dollari in un’asta di Christie. Beeple ha dato così il via all’era degli Nft, i Non Fungible Token, un tentativo concettualmente intrigante di riportare il concetto di unicità nel mondo digitale delle repliche tutte identiche all’originale.

Per le madri

“Quando io e Mike abbiamo deciso di collaborare a questo progetto un anno fa, ero entusiasta di avere l’opportunità di condividere la mia visione del mondo come madre e artista con il suo punto di vista unico. È stato un viaggio incredibile costruirlo insieme da un’idea intellettuale a una storia emotiva, dando vita all’arte. Volevo indagare il concetto di creazione, non solo il modo in cui un bambino entra nel mondo attraverso la vagina di una donna, ma anche il modo in cui un artista fa nascere la creatività. E soprattutto, volevamo usare questa opportunità per beneficiare le madri e i bambini che più hanno bisogno di aiuto in questo momento”. 

Le opere saranno messe in vendita all’asta da mercoledì 11 a venerdì 13 maggio, attraverso il mercato online SuperRare. Il ricavato andrà a beneficio di tre organizzazioni non profit che sostengono le donne e i bambini: la Voices of Children Foundation, che si occupa delle persone colpite dalla guerra in Ucraina; la City of Joy Foundation, che aiuta i sopravvissuti alla violenza nella Repubblica Democratica del Congo; e la Black Mama’s Bail Out, che aiuta a raccogliere la cauzione per far uscire dal carcere le madri di colore arrestate.

Il mistero della creazione

“Questo è un assoluto, folle onore”, ha detto Winkelmann al New York Times. “Non faccio molte collaborazioni. Questa è probabilmente l’unica che farò per molto tempo”. 

La serie si intitola Mother of Creation e Madonna la descrive così: “L’apertura di ogni video è essenzialmente io che partorisco. Sto facendo quello che le donne hanno fatto fin dall’inizio dei tempi, cioè partorire. Ma a un livello più esistenziale, sto dando alla luce l’arte e la creatività, e saremmo persi senza entrambe”.

Le immagini di Mother of Nature sono surreali e inquietanti, un contrasto tra la morbidezza della forma femminile e la cruda sterilità di un laboratorio di ricerca.

Mother of Evolution mostra come anche in tempi di caos, o apocalisse, la rinascita può ancora avvenire, mentre Mother of Technology offre una visione più oscura del rapporto dell’umanità con la tecnologia. 

Le opere durano un minuto l’una, sono state concepite con una scansione 3D di Madonna; la cantante ha abbinato ogni video a dei versi, suoi o del poeta mistico Rumi, mentre la musica è un ambient piuttosto innocuo.

Il mistero della comunità

L’interesse di Madonna per gli NFT non è di oggi: qualche mese fa, infatti, ha pagato 180 ether (circa 570.000 dollari) per un NFT del Bored Ape Yacht Club, una collezione di arte digitale, che oggi è l’icona del suo account Twitter. 

Al NYT la cantante spiega che il suo interesse per i Non Fungible Token nasce dal desiderio di esplorare “gli elementi di fede e comunità che guidano il mercato degli Nft”. Identità e comunità: se così fosse, Madonna sarebbe forse già un passo avanti rispetto ai tanti esperimenti di altri artisti, che negli Nft spesso vedono solo una facile opportunità di guadagno, come ha avuto di recente a sottolineare Brian Eno

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