Le startup innovative vanno dal notaio: “A breve online la piattaforma per la registrazione”

Le startup innovative vanno dal notaio: “A breve online la piattaforma per la registrazione”

ROMA – Una piattaforma online del notariato per le startup innovative: è la soluzione di compromesso adottata dal ministero dello Sviluppo Economico per “salvare” le startup innovative, diventate illegittime dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Consiglio del Notariato. “Il ministero dello Sviluppo economico – ha detto stamane il vicemistro Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all‘Assemblea di Unioncamere – è  impegnato a trovare una soluzione e le interlocuzioni sono già iniziate anche con i rappresentanti del notariato che sia io che il ministro abbiamo incontrato nei giorni scorsi e che si sono impegnati pubblicamente a creare una piattaforma online in grado di rendere tutti gli adempimenti più semplici e meno costosi, garantendo tutti gli standard di sicurezza previsti per la correttezza delle procedure e la redazione degli statuti”.

Una soluzione di compromesso che prende atto della sentenza, che archivia definitivamente la procedura semplificata e completamente gratuita che era stata messa a disposizione delle startup innovative a partire dal 2016, ma che cerca di contenere i costi e le formalità burocratiche alle quali a questo punto neanche le startup innovative si potranno sottrarre.

Il viceministro ha risposto così all’appello del presidente di Unioncamere Carlo Sangalli, che ha sollecitato tempi rapidi per la soluzione della questione: finché non diventa operativa la nuova procedura, infatti, nessuna nuova startup innovativa potrà aprire, e anche quelle esistenti si trovano in una situazione di limbo. A Sangalli Fratin ha assicurato che “non cadrà nel vuoto la richiesta di Unioncamere in merito all’iscrizione gratuita e digitale delle startup innovative. Noi rispettiamo naturalmente la sentenza del Consiglio di Stato, ma le 3.500 startup già istituite hanno la necessita di ottenere delle risposte certe circa la loro validità e spero anche in tempi brevi”, ha concluso.

Una conclusione che però sa un po’ di amaro nel momento in cui si parla di snellimento e di semplificazione, soprattutto per Unioncamere che si candida per la messa a punto e la gestione di una app per le imprese che realizzi finalmente il principio “once only”: facendo leva sul proprio database completo, l’organizzazione potrebbe gestire le procedure burocratiche delle aziende con la Pubblica Amministrazione, evitando inutili duplicazioni di documenti, ha proposto il presidente di Unioncamere. “Noi siamo pronti perché il governo ci affidi una attività diffusa, in particolare per le piccole e medie imprese, sul digitale, sulla sostenibilità, sull’aggregazione, sull’internazionalizzazione. Una applicazione pratica dello “Small Business Act” programmato dalla Commissione Europea, ha ricordato Sangalli, ma mai portato a compimento.

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