La prova: iPhone 12 Pro Max, il gigante di casa Apple

La prova: iPhone 12 Pro Max, il gigante di casa Apple

Già il nome, IPhone 12 Pro Max, suona “maestoso”, comunica grandezza, non vuole lasciare dubbi su quello che si sta per avere tra le mani. Ma quando tra le mani c’è, il nuovo “gigante” della famiglia degli iPhone in realtà non mette in soggezione chi lo usa, è solo un “fratello maggiore”, con qualche elemento in più rispetto agli altri componenti della famiglia, un device al top come prestazioni, un dispositivo che mantiene le promesse.

Partiamo dunque dalle dimensioni, che sono davvero ampie, e dal peso, che non è indifferente: il 12 Pro Max è un “telefonone” che ha una stazza notevole, percepibile a prima vista, le dimensioni sono 78.1 x 160.8 x 7.4, e se i numeri vi annoiano si può semplicemente dire che è molto grande, con uno schermo da 6.7 pollici, ed un peso di 228 grammi. Certo, ci sono altri telefoni grandi sul mercato e, per essere precisi, il Pro Max non è nemmeno il più grande in circolazione (l’S20 Ultra di Samsung arriva ad uno schermo da 6.9 pollici), ma possiamo dire che assieme agli altri fa parte di una famiglia di device che si avvicinano di più ad essere dei micro tablet che non dei grandi smartphone. E lo diciamo non perché l’iPhone 12 Pro Max voglia davvero far concorrenza all’iPad Mini (anche se la differenza in termini di pollici ormai è minima, dato che il l’iPad Mini ha uno schermo da 7.9 pollici e un peso di 300 grammi), ma perché si pone in un territorio intermedio proprio tra gli iPhone e gli iPad, e sembra destinato a un utenza soprattutto professionale che ha bisogno quindi di dispositivi molto potenti, in grado di fare alcune cose molto bene e di avere allo stesso tempo degli schermi ragionevolmente “piccoli”, di poter mettere comunque il device in tasca tutto il giorno e lavorare senza problemi in mobilità.

Non è una macchina per tutti, insomma, anche se chi vuole uno smartphone spettacolare, nel senso pieno del termine, può sopportare l’aumento di dimensioni e peso che viene compensato da un display magnifico, che permette di godere al meglio del comparto fotografico dell’iPhone 12 Pro Max non solo per scattare foto e registrare video di alta qualità ma anche per vederli, dopo averli realizzati, al meglio.

Lo schermo grande, nonostante non consenta di far andare due app contemporaneamente ed è un peccato, è molto comodo se si vuole usare lo smartphone per scrivere: quando si mette lo smartphone in orizzontale (la visualizzazione è a schermo intero) la tastiera virtuale che compare sullo schermo è molto comoda e si riesce a completare un testo senza difficoltà.

I video e i film si vedono alla grande, l’audio è stereo, con la musica c’è chi potrebbe volere di più e di meglio, non c’è dubbio, ma la qualità dell’iPhone 12 Pro Max è tale che in moltissimi casi, soprattutto fuori casa, non si sente la mancanza di uno speaker esterno, basta e avanza la potenza e la qualità audio dello smartphone. E altrettanto si può dire dei videogiochi, che sul grande schermo del “fratello maggiore” degli iPhone offrono il massimo della soddisfazione sia per chi li usa molto più che come passatempo che per chi si limita ai “casual games”. Le videochiamate e le videoconferenze sono ovviamente molto più fruibili, il che di questi tempi è un plus di non poco valore e, per ultimo, anche la quotidianità della consultazione del web ne risulta avvantaggiata.

Già, direte, questo è possibile con qualsiasi smartphone di grandi dimensioni, quindi cosa differenzia l’iPhone 12 Pro Max. Innanzitutto la durata della batteria, la migliore di tutti gli iPhone che abbiamo provato negli anni, un passo avanti non indifferente in termini di autonomia, importantissima per chi con uno strumento del genere vuole o deve lavorare. Poi il display OLED Super Retina XDR, che garantisce una perfetta visibilità anche in qualsiasi condizione di illuminazione, un piacere per la vista, con colori equilibrati e una riduzione per la stanchezza degli occhi. E poi, anche se sembra ovvio per un device di questa portata e di questo costo, potenza e affidabilità. Non fatevi trarre in inganno dal fatto con con il 12 Pro il Max condivida il processore A14 Bionic a sei core, lo stesso sensore Lidar, che lo schermo Super Retina XDR Oled con vetro rinforzato “Ceramic Shield” sia anche sul “fratello minore”, e che entrambi i dispositivi siano in grado di registrare video con gamma dinamica 10-bit Dolby Vision 4K a 60 fps e registrare foto e video in Night Mode con tutte e quattro le video-fotocamere (tre posteriori e una frontale), oltre a Smart Hdr e Deep Fusion.

Il 12 Pro Max ha in più uno stabilizzatore basato sullo sullo spostamento del sensore e non delle ottiche negli obiettivi, ha uno zoom ottico 5x anziché 4x e il sensore è notevolmente più grande per la fotocamera grandangolare con una superficie maggiore del 47% con pixel da 1,7μm e una apertura di f/1.6 che rendono le foto decisamente migliori in condizioni di scarsa luminosità. E c’è anche la fotocamera ultra-grandangolare e un teleobiettivo con lunghezza focale  di 65mm per aumentare di molto la flessibilità d’uso nei ritratti e nei primi piani. Il che significa, in parole povere, che per chi ha necessità professionali fotografiche l’iPhone 12 Pro Max ha un comparto fotografico di tutto rispetto e diverso dagli altri. Per il resto è un iPhone top di gamma, con tutti i pregi (e i difetti per chi non lo ama) che hanno gli iPhone, compreso il notch, compreso il fatto che nella scatola non ci sono più auricolari e caricatore e compreso il fatto che forse una porta USB-C, come sull’iPad, non ci sarebbe stata male. Ma è proprio la mancanza di quest’ultima che fa appartenere il 12 Pro Max alla famiglia degli iPhone e non a quella degli iPad, facendolo filosoficamente essere uno smartphone e non, fino in fondo, un micro tablet.

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