In Italia chiude, dopo dieci splendidi anni, Splinder che forse poteva diventare Facebook

In Italia chiude, dopo dieci splendidi anni, Splinder che forse poteva diventare Facebook

Dieci anni fa chiudeva Splinder. Se siete arrivati in rete dopo il 31 gennaio 2012 vi siete persi qualcosa e soprattutto non potete capire il senso di sgomento che provarono alcuni. Splinder era stata ad un certo punto della sua storia la più importante comunità digitale italiana. Come era nata lo racconterà in quei giorni uno dei fondatori, Andrea Santagata, al Post: “Eravamo un gruppo di amici al bar. Marco (Palombi) Francesco (Delfino) e Paolo (Werbrouck) di Tipic, avevano sviluppato un embrione di piattaforma di creazione blog su base Drupal. Fabio (Cabula) ed io seguivamo la sera per passione Bloggando, un sito che recensiva i blog italiani, allora ben 900 (fra cui quello di Luca Sofri, il peraltro direttore del Post). Una sera ci siamo incontrati insieme per un aperitivo ed è nata l’idea di Splinder: un sistema facile, in italiano, per creare e gestire il proprio blog. Marco si è inventato il nome e faceva girare il gruppetto, Fabio e io abbiamo progettato usability e funzionalità, Paolino ha scritto tutto il codice”. 

Era il 2001. In realtà in quell’anno prima, ad aprile, c’era stato un post, sul blog di Marco Palombi – chiamato Splinder, appunto – intitolato The Lonely Net, la rete solitaria, in cui Palombi scriveva: “Using the Net today can be a lonely experience but it shouldn’t be! One of the unanswered questions that people have when using the Net is: What are other people doing? What are they looking at? What are they talking about? What are they playing? Where can I join them? Where is the action taking place? What’s hot and what’s not? Today there is no single answer to the question, so there is an opportunity to build the tools to provide the answer”

Insomma Splinder nasceva nel 2001 con l’idea non solo di diventare una piattaforma facile per i blogger italiani, ma anche per creare una community: era un social network prima del tempo. Cito ancora Santagata: “Il successo di Splinder è stato immediato, decine di nuovi blog aperti ogni giorno di tutti i generi (c’era pure il blog di Platinette, per dire). Poi negli anni sono arrivate nuove piattaforme sempre più evolute, come WordPress, e Splinder ha perso un po’ di terreno, ma è comunque rimasta una delle più importanti piattaforme di blogging in Italia”. 

Nel 2006 Splinder viene venduto a Dada (che nel frattempo era entrata nel gruppo RCS); nel 2008 dichiara di aver 400 mila blog. E’ il momento di maggior successo. Nel frattempo però era arrivato Facebook, l’età d’oro dei blog stava volgendo al termine. L’annuncio della fine, il 22 novembre 2011: un riquadrino in homepage, il 31 gennaio si chiude. Subito Banzai Media, dove nel frattempo si era trasferito Santagata, si offre di continuare ad erogare il servizio, ma l’amministratore delegato di Dada, Claudio Corbetta, declina l’offerta dicendo in sostanza che stavano per chiudere una piattaforma che era ormai morente: “Al momento gli iscritti realmente attivi su Splinder sono qualche migliaio. Le centinaia di migliaia di utenti di cui si è sentito parlare sono purtroppo inattivi da tempo”. 

Un po’ di ricordi di come era Splinder li trovate qui

Una analisi dei numeri di quella esperienza qui

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