Immuni, l’app per il tracciamento dei contagi ferma a 4 milioni di download

Immuni, l’app per il tracciamento dei contagi ferma a 4 milioni di download

Non decolla l’app Immuni. L’app di contact tracing disponibile dal 15 giugno su tutto il territorio non supera i 4 milioni di download.

Il sistema di monitoraggio del contagio sviluppato dalla startup Bending Spoons e orchestrato dai ministeri della Salute e dell’Innovazione non ha fatto breccia e a fronte dei nuovi focolai di Covid nati da Nord a Sud del Paese soddisfa ben poco il governo, pronto ad un vero e proprio appello all’utilizzo del sistema, a discapito delle simili applicazioni lanciate dalla singole Regioni, giudicate poco utili negli spostamenti di lavoro e ormai anche di vacanza.

“L’app tecnologicamente e tecnicamente sta funzionando”, ha sottolineato il ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, fornendo i dati aggiornati sul download. Immuni “si sta integrando bene con il sistema sanitario, non più sotto pressione come prima: dialoghiamo settimanalmente con tutte le Regioni”, ha spiegato insistendo però proprio sul fatto che, nella Fase 3, la necessità è di un’app “unica, altrimenti non si ha il controllo dei dati e non si riescono a individuare focolai di ammalati”.

 

L’app Immuni funzionerà anche all’estero e tra utenti stranieri

Un messaggio arrivato in modo ancora più esplicito dal ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, che, insieme al viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, ha invitato “tutti quanti a scaricare l’app che serve a proteggerci a livello nazionale. Non bisogna fare delle app per le singole Regioni, occorre – ha spiegato – avere una protezione a livello nazionale”.

 

Il braccialetto che ti avvisa se hai il covid-19 anche se sei asintomatico

 

A lanciare sistemi di tracciamento simili sono state diverse Regioni (come Lombardia, Sicilia e Sardegna), con esiti differenziati tra i cittadini a seconda della diffusione del contagio. Stando ai dati di metà giugno, quella della Lombardia, AllertaLom, sarebbe stata scaricata da 1,3 milioni di persone. In Sicilia è stata invece messa a disposizione SiciliaSiCura, nome simile a quello scelto dalla Sardegna per SardegnaSicura, disponibile dal 12 giugno soprattutto per i turisti in arrivo nell’isola per le vacanze estive.

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