Il primo blog post italiano (che non lo era)

Il primo blog post italiano (che non lo era)

“Ciao a tutti questo è un blog, forse addirittura il primo blog italiano. Forse, non ne sono sicuro 🙂 Fatto sta che comunque adesso sono qua ad inaugurarlo grazie al comune di Modena che mi offre lo spazio e grazie a blogger che mi permette di pubblicare il mio content senza dover avere niente tranne un computer”. Questo post è passato alla storia come il primo blog post italiano. Lo firmava Antonio Cavedoni il 14 luglio 2000 e non è più reperibile online ma è stato citato in diversi saggi tra cui il fondamentale The Blog Up di Elisabetta Locatelli (editore Franco Angeli). Qui si scopre che l’archivio completo del Blogorroico di Antonio Cavedoni è ancora consultabile ma ci sono solo i post dal settembre 2000 al marzo 2005, quindi quello del 14 luglio no. 

Antonio Cavedoni, se una omonimia non mi inganna, è un type designer e ingegnere italiano che dopo quel blog ha lavorato a lungo – sette anni – alla Apple in California occupandosi, appunto, di font e caratteri tipografici, tema che a Cupertino è giustamente considerato fondamentale. A proposito del fatto di essere o meno il primo blogger italiano, Cavedoni nel libro The Blog Up lo smentisce: “Questa cosa è falsa, cioè è passato alla storia  che io ero, in realtà ce ne erano vari il problema era che non ci conoscevamo…”. Al di là del fatto che fosse o meno il primo (non lo era), è interessante analizzare il linguaggio usato perché racconta bene lo spirito del tempo. Il contenuto si chiama già content; la punteggiatura è già un optional; ma l’emozione di poter pubblicare qualcosa sul web senza aver bisogno di null’altro che di un computer quella è propria solo di quel periodo. 

Blogger ai tempi era una startup: era stata fondata a San Francisco nel 1999 ed è stato uno degli strumenti che ha fatto partire il fenomeno della blogosfera che prima dei social network consentiva alle persone di esprimersi in rete e di avere un proprio spazio. Da 2003 fa parte del mondo Google e ancora esiste ma non è che ne parli molto. Anche  blog non sono più quelli di una volta. 

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