Henry Ford, Steve Jobs e il cavallo più veloce

Henry Ford, Steve Jobs e il cavallo più veloce

Il 16 giugno per un Almanacco dell’innovazione c’è una sola data: la nascita della Ford. E’ il 1903, Henry Ford sta per compiere 40 anni; aveva raccolto 28 mila dollari da dieci investitori, sembrano pochi ma secondo un calcolatore di inflazione, corrispondono a 856 mila dollari di oggi, quasi un milione insomma. Di lì a poco la Ford Motor Company avrebbe iniziato a costruire automobili a Detroit, in una ex fabbrica di vagoni a Mack Avenue e la storia del mondo sarebbe stata diversa.

Henry Ford è considerato uno dei più grandi innovatori di tutti i tempi. Il primo veicolo lo aveva costruito con un gruppo di amici nel retrobottega della casa in cui abitava con la moglie Clara, nel 1896, quindi sette anni prima della vera partenza. Era un Quadriciclo, una specie di bici a quattro ruote con un motore a scoppio ispirato a un progetto che aveva visto su una rivista qualche mese prima. Lo guidò lui stesso per un po’ prima di venderlo per 200 dollari di allora per finanziare le sue future imprese (oggi sarebbero poco più di 6 mila dollari). Successivamente lo ricomprò per ragioni sentimentali, per 65 dollari, quando la Ford Motor Company era una realtà. 

All’apice del successo gli è stata attribuita una frase, coerente con la sua visione, anche se non è certissimo che l’abbia detta. Questa: “Se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero detto un cavallo più veloce”. Molti anni dopo Steve Jobs dirà: “Non puoi semplicemente chiedere ai clienti cosa vogliono e provare a farlo. Nel tempo in cui lo starai facendo vorranno qualcosa di nuovo”. Il che non vuol dire ignorare i clienti e i feedback, ma saper guardare più lontano. Solo i geni sanno farlo. 

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