Google Stadia, avviata class-action per promesse non mantenute

Google Stadia, avviata class-action per promesse non mantenute

Google Stadia, avviata class-action per promesse non mantenute | Game Division
















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Questo non era nei piani, vero Google? Solo poche settimane fa vi avevamo parlato della chiusura degli studi di sviluppo di Google Stadia, che si occupavano di sviluppare titoli first-party. Dopo questa notizia moltissimi videogiocatori si sono chiesti infatti, quale potesse essere il futuro della piattaforma e se big G si sarebbe decisa una volta per tutta a cambiare il piano commerciale del progetto. Il Cloud Gaming sta diventando sempre più realtà e con tanti servizi disponibili, ognuno deve poter offrire il catalogo migliore, con un servizio di top class e una proposta commerciale di livello.

Google Stadia

Ovviamente se tutto questo non bastasse sembra che l’azienda dovrà affrontare una nuova class-action aperta nello stato di New York. Ad averla aperta è stata Jaqueline Sheperd che ha riposto il focus principalmente su tutti quei servizi e quelle promesse fatte prima della release ufficiale di Google Stadia. Nello specifico nelle oltre 40 pagine di class-action, si fa riferimento a tutte quelle aggiunte tecniche che non sono mai state raggiunte, per citarne una ad esempio abbiamo i 4K/60fps o ad esempio i 1080p/60fps su Doom Eternal e Destiny 2.

Il caso prenderà in considerazione più di ogni altra cosa tutte quelle persone che hanno acquistato un pacchetto di Google Stadia dal giorno di lancio fino all’avvio della class-action. Ovviamente ancora non sappiamo se la class-action verrà vinta, ma sicuramente questo è un piccolo segnale di allarme che viene portato agli occhi di tutti da parte di molti videogiocatori che anche credendo nel progetto Google Stadia sono rimasti molto scottati dal servizio e dalle promesse non mantenute.

Inoltre se si cerca bene in rete, è possibile trovare tantissimi post originali, soprattutto su Twitter che fanno capire da dove sono partite le accuse, ad esempio i vari post di Phil Harrison. Ma ovviamente starà alla legge capire se le accuse sono fondate o meno e se soprattutto i videogiocatori potranno avere un rimborso per i loro abbonamenti (se mai accadrà). Noi ovviamente vi terremo aggiornati sulla situazione, e vi chiediamo. Siete abbonati a Google Stadia? Fatecelo sapere nei commenti!

Se avete bisogno di credito per il PSN, potete trovarlo qui insieme all’abbonamento di un mese




Fonte: tomshw.it

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