Google, l’IA scopre nuovi pianeti

Google, l’IA scopre nuovi pianeti

Un astrofisico impegnato nel suo post-dottorato e un programmatore si sono serviti degli algoritmi
di machine learning a disposizione di Google per scoprire l’esistenza di due nuovi esopianeti, uno dei
quali contribuisce a candidarne il sistema suo sistema stellare come “gemello” del nostro Sistema Solare.

L’ecosistema scovato dista oltre 2.500 anni luce e si chiama Kepler-90, mentre il nuovo pianeta scoperto, ribattezzato Kepler-90i, è un piccolo mondo roccioso dalle temperature estremamente elevate, parecchio vicino alla sua stella e’ caratterizzato da un periodo orbitale di 15 giorni.

I ricercatori hanno trovato Kepler-90i elaborando i dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler con la medesima tecnica utilizzata dai ricercatori in carne e ossa, ovvero analizzando i cambiamenti periodici alla luminosità della stella di Kepler-90 nella speranza di identificare il passaggio di un oggetto classificabile come pianeta.

Gli algoritmi di Google sono stati “addestrati” con 15.000 diversi segnali raccolti dal set di dati della missione Kepler, tutti verificati per essere veri pianeti o falsi positivi. La IA ha dimostrato in tal senso un’accuratezza di oltre il 90%. L’enorme potenza computazionale a disposizione della IA di Mountain View ha il vantaggio di non stancarsi o non abbatersi mai , e per i ricercatori l’adozione di questa tecnologia dovrebbe accelerare il ritmo delle scoperte future. Il secondo pianeta scoperto dalla IA di Google è invece Kepler-80g, un modo appartenente al sistema stellare Kepler-80 , pià vicino e che può vantare dimensioni simili a quelle del nostro pianeta

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