Gli schermi delle nosre brame: Odyssey della Samsung e UltraGear della Lg

Gli schermi delle nosre brame: Odyssey della Samsung e UltraGear della Lg

E’ molto curvo, quasi troppo. Quando ci si siede davanti al monitor Odyssey G7 della Samsung, l’impressione è quella di essere circondati dal pannello. Effetto voluto, ma leggermente claustrofobico, almeno con la versione da 32 pollici. Nel mondo degli schermi per pc è l’equivalente di un’auto sportiva di gamma alta: prestazioni elevate tanto quanto il prezzo. Un gioiello per chi ha un computer da tavolo potente e lavora o si diverte quotidianamente con l’elaborazione di filmati digitali o videogame. Decisamente sproporzionato per tutti gli altri.


Ha una frequenza di aggiornamento a 240 Hz, offre quindi una fluidità delle immagini digitali in movimento senza pecche, e una definizione di 2560 per 1440 pixel (2k). Basato su tecnologia QLed, sigla inventata da Samsung per definire i suoi pannelli di ultima generazione, è certificato hdr 600: significa che i picchi di luce arrivano a 600 cd/m2, ovvero 600 candele per metro quadro, parametro di misurazione della luminosità. Mettiamola più semplice: un tramonto fra gli alberi con i raggi di luce che filtrano fra i rami fa abbastanza impressione.
Meno spinto nelle caratteristiche e meno vistoso nelle forme, a volte questo è decisamente un pregio, l’UltraGear 27gn850 della Lg ha dalla sua il prezzo più contenuto. Da 27 pollici, arriva a una frequenza di 144 Hz, comunque un bel salto rispetto ai soliti 60, anche se i picchi di luminosità sensibilmente inferiori (320 cd/m2). Come schermo 2K da computer se la cava decisamente bene considerando che online la versione Nano Ips si trova a 450 euro. C’è poi la terza via come sempre: aspettare che escano i modelli nuovi per comprare uno di questi a prezzi più bassi.

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