Francia, Facebook blocca il video della morte in diretta di Alain Cocq

PARIGI – Facebook ha bloccato la trasmissione video in diretta di Alain Cocq, il cittadino francese di 57 anni, affetto da una malattia incurabile, che aveva deciso di interrompere le cure, l’alimentazione e l’idratazione, e di trasmettere la sua agonia sui social media, dopo che gli è stata negata l’eutanasia dal presidente francese Emmanuel Macron.

Cocq ha scelto quindi di utilizzare Facebook per denunciare le leggi attualmente in vigore in Francia sul fine vita. “Facebook mi sta impedendo di trasmettere video fino all’8 settembre”, scrive Coqc sul suo profilo Fb, “ora tocca a voi”. Per poi aggiungere un lungo post in cui invita a commentare “i metodi di ingiusta discriminazione” di Fb “ostacolo alla libertà di espressione, un diritto che è tuttavia imprescrittibile a qualsiasi cittadino francese ed europeo. Invitate i vostri deputati francesi ed europei, i vostri senatori, il governo, la Presidenza della Repubblica a protestare contro la violazione di questo diritto fondamentale da parte di Facebook, in modo che cessi immediatamente”.
Un système de repli sera actif d’ici 24H00 quand à la diffusion de la vidéo
Mais ne manqué de faire savoir ce que vous…Pubblicato da Alain Cocq su Sabato 5 settembre 2020
Alain Cocq soffre di una rara patologia che fa aderire le pareti delle sue arterie. Su Facebook aveva scritto: “La strada per la liberazione inizia e credetemi, sono felice”, annunciando di aver “finito il suo ultimo pasto”. “So che i prossimi giorni saranno difficili, ma ho preso la mia decisione e sono calmo”. Cocq aveva chiesto a Macron che gli fosse somministrato un farmaco letale ma il presidente aveva rifiutato.
“Poiché non sono al di sopra della legge, non sono in grado di soddisfare la sua richiesta”, aveva scritto il presidente francese in una lettera ripostata da Cocqte: “Non posso chiedere a nessuno di andare oltre il nostro attuale quadro giuridico… Il suo desiderio è richiedere un’assistenza attiva per morire, che non è attualmente consentita nel nostro Paese”.
Pubblicato da Alain Cocq su Giovedì 3 settembre 2020