Una frase famosa, attribuita a Einstein (che probabilmente non l’ha mai detta) dice così: “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo. Ma lui non lo sa e vola lo stesso”. Portandola nel digitale, si potrebbe dire che anche il migliore simulatore di volo non è adatto a farci vivere la vera emozione di pilotare un aereo, perché rimaniamo pur sempre seduti davanti al computer. Ma il simulatore non lo sa e ci offre quella che è a tutti gli effetti una sensazione (pazzesca) di volo, difficile da distinguere da quella che vivremmo nel mondo reale. Soprattutto se si chiama Flight Simulator 2020, l’ultima iterazione del più famoso simulatore di volo della storia dell’informatica.
Quella di Flight Simulator 2020 è una serie che inizia alla fine degli anni 70 con il primissimo Flight Simulator della SubLogic, poi acquistato da Microsoft e ri-brandizzato Microsoft Flight Simulator. Dagli anni 80 a oggi il colosso di Redmond ha mantenuto i diritti sul nome e sulla proprietà intellettuale, e ha sfornato diverse versioni del programma, sempre aggiornate alle possibilità hardware dei computer del momento. Fino ad arrivare a quest’anno, in cui esce appunto Flight Simulator 2020. Che, con tutte le cautele che si possono avere e soprattutto in un mercato fluido come quello della tecnologia, è semplicemente il miglior simulatore di volo della storia umana, punto e basta. Con Fs2020 il computer si trasforma in un aereo, nulla di meno. Non ci sono compromessi, l’unica limitazione è data dal campo visivo che rimane quello del proprio monitor (ma una versione in realtà virtuale è naturalmente in arrivo). Per il resto è un’esperienza direttamente riferibile al volo aeronautico in tutto e per tutto, dal realismo totale dei modelli fisici del comportamento degli aeromobili ai rendering degli scenari, graficamente incredibili. Tutto è oltre quanto visto finora, dalla profondità e dal dettaglio della simulazione, che comprende millemila parametri di volo ma può essere naturalmente calibrata per poter essere goduta senza dover prendere un brevetto. Anche se, una volta padroneggiato Flight Simulator 2020, pilotare un aereo vero non sarà difficile. Tranne il fatto che nel simulatore quando ci si schianta a terra si può riprovare a decollare subito, senza conseguenze.
L’estasi del volo.Flight Simulator 2020 porta l’anno nel titolo per indicare con chiarezza una cosa: è un progetto che utilizza le tecnologie di oggi. Così, grazie allo streaming costante dei dati dai server di Microsoft Azure, dalle mappe di Bing e alla tecnica della fotogrammetria impeigata dallo sviluppatore Asobo, Flight Simulator 2020 si può riassumere in una sola parola: fotorealistico. Tutto quello che si vede volando per il mondo, città, paesaggi, oceani, arriva dalle mappe ultradettagliate prese dal web e rese ancora più realistiche dalle texture fotografiche. Ci sono 400 città e 37mila aeroporti tra cui progettare viaggi in condizioni ottimali o spaventose, con il meteo a favore o nelle tempeste, di giorno di notte, con l’aereo nuovo o coi motori in fiamme e gli strumenti rotti. In più Fs2020 acquisisce in tempo reale i dati sul traffico aereo e sul meteo e i fusi orari, così che il cielo virtuale in cui si vola sia esattamente corrispondente a quello reale: se fuori dalla finestra passa un aeroplano e col simulatore state sorvolando il luogo in cui siete davvero fisicamente, vedrete quell’aereo, nelle stesse condizioni ambientali e con la stessa luce, ad un livello di dettaglio impressionante. La gestione grafica della luce è altrettanto sbalorditiva, i riflessi del cielo e degli scenari sul velivolo o sugli ambienti sono un traguardo visivo per i videogiochi in generale. La minuzia con cui sono riprodotti i cockpit degli aerei (ce ne sono dai venti ai trenta a seconda della versione) è ugualmente senza paragoni, e ancora più incredibile, ogni singolo comando, leva, pulsante, funziona davvero. L’unico limite è davvero il cielo, anche questo graficamente spettacolare.
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Per godersi davvero Flight Simulator 2020 serve un computer potente. La configurazione minima richiede o un Intel i5-4460 o una Ryzen 3 1200, con scheda grafica Radeon RX570 o Nvidia GTX 770. Bisogna avere almeno 8 giga di Ram (ma siamo proprio al minimo sindacale) ed è richiesta la connessione internet. Ma in realtà per volare al top e in 4K senza scatti e rallentamenti servono almeno una Gtx 970 o una Rx590, un i5 di categoria superiore, almeno 16 giga di Ram e una connessione in fibra per la mole di dati che Fs2020 deve scaricare da internet in tempo reale. In tutte le configurazioni sono richiesti 150 giga di spazio su hard disk, Microsoft suggerisce un Ssd piuttosto che un drive meccanico, ma un 7200 giri offre già un’ottima performance.
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Si può giocare con la tastiera e con il joypad, oltre che naturalmente con i comandi dedicati al volo prodotti da terze parti come Logitech e Thrustmaster. Flight Simulator 2020 è disponibile al momento solo per Windows, arriverà a breve su Xbox, e troverà la sua console di riferimento nella prossima Xbox Series X. Per ora è disponibile in tre versioni, Standard, Deluxe e Premium, che si distinguono per il numero di aerei e aeroporti disponibili, a partire da 69,99 euro, le altre rispettivamente 89,99 e 129,99.
Nel blu dipinto di blu. Per volare dentro casa insomma ci vogliono nella configurazione ideale circa duemila euro. E anche in questo caso, almeno al momento, bisognerà sopportare tempi di caricamento piuttosto lunghi (anche da Ssd) soprattutto per gli aeroporti più complessi, e quando si vola sulle città superdettagliate qualche scatto è inevitabile e il tutto rallenta un po’, anche su un computer piuttosto ben piazzato come quello su cui abbiamo effettuato il test. Ma in ogni caso non abbiamo dubbi: vale la pena di assemblare un buon pc, con un processore, un disco e una scheda grafica al top, anche per usarlo solo con Flight Simulator 2020. E’ una spesa che vale l’incredibile brivido del volo che questo capolavoro firmato Microsoft riesce ad offrire. Chi non ha problemi di budget può abbinarci un sistema di controllo H.o.t.a.s. con cloche e controllo del timone (ce ne sono di diversi prezzi e livelli) e dimenticarsi davvero di essere davanti a un pc.
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E’ un’esperienza che ha il suo prezzo ma che non ha eguali al mondo, perché Flight Simulator 2020 è un simulatore di volo, sì, ma soprattutto è un simulatore di viaggi. Che come sempre sono materiali, spostamenti nel mondo reale, ma allo stesso tempo interiori, perché ogni momento assaporato mentre si va verso luoghi mai visti e mai vissuti diventa un pezzo unico del tesoro della nostra esistenza. Flight Simulator 2020 consente di lanciarsi into the great wide open con il cuore un po’ più leggero, e almeno un po’, di vivere quei viaggi che la pandemia di Covid-19 ha sostanzialmente cancellato dagli orizzonti umani, una botta finanziaria e culturale pazzesca, che ha danneggiato le economie ma anche le anime. E in questo senso, questa produzione Microsoft realizza ognuno dei suoi ambiziosissimi obiettivi, conquistando facilmente il trofeo di miglior simulatore di volo mai visto nella storia dell’uomo, regalando però una leggerezza inaspettata ad un programma tecnicamente impressionante e dall’esecuzione maestosa.