Dal calcio al Tour de France virtuale, benvenuti nel Truman Show dello sport

Dal calcio al Tour de France virtuale, benvenuti nel Truman Show dello sport

In tempi di coronavirus il confine tra virtuale e reale è sempre meno evidente. Soprattutto nello sport. Quando guardi le partite di calcio, con gli stadi vuoti e l’audio opzionale finto, sembra di stare su Fifa, il popolare videogame. Senti il pubblico tifare come se lo stadio fosse gremito e ribollente di passione e naturalmente i cori non sono generici ma quelli della squadra di casa; se un giocatore manca una occasione da rete senti il pubblico finto esalare un sospiro di delusione, mentre se segna è un boato.

Non dovete immaginare il povero telecronista alle prese con tanti pulsanti per innescare il coro giusto: in regia c’è un algoritmo legato a un sistema di intelligenza artificiale che legge le varie fasi di gioco e inserisce il tifo giusto. Il tifoso virtuale è un primo passo; il prossimo è la gara virtuale: ovvero concorrenti veri, che fanno uno sforzo fisico verissimo, ma inseriti in uno scenario da videogame. Non parliamo più di calcio ma di grande ciclismo.

Parte domani, sabato 4 luglio, il primo Tour de France virtuale. Quello vero sarebbe dovuto iniziare in questi giorni e con una buona dose di ottimismo è slittato a fine agosto. Il calendario è così stato occupato dall’iniziativa di una startup californiana, Zwift, fondata nel 2012 da Eric Min, uno startupper ciclista che dopo aver fatto i soldi con la sua prima società, ha provato a unire le sue passioni, il software e il ciclismo, creando una piattaforma per far allenare e gareggiare ciclisti (ma anche corridori) su una bici collegata a un computer e inserita in uno scenario realistico: salite, discese, curve, sprint.

Tutto virtuale, ma fatica vera perché la bici cambia automaticamente la resistenza in base alla strada. Funziona: Zwift è usata da centinaia di migliaia di atleti in tutto il mondo (anche Mark Zuckerberg nel 2016 l’ha provata per pedalare in casa dopo che si era rotto un braccio); e lo scorso anno la tappa iniziale del Giro d’Italia si è svolta anche su Zwift. Un test carino ma questa volta è diverso: questa è una gara. Per quattro weekend veri ciclisti si sfideranno – da casa – sulle strade di Francia e tutti potranno percorrere le stesse strade confrontando le prestazioni. Una grande tv americana trasmetterà lo spettacolo. Stiamo consapevolmente entrando in un Truman Show.

 

 

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