Cosa si sono detti Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg dopo le dimissioni della manager

Cosa si sono detti Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg dopo le dimissioni della manager

Il giorno dopo le dimissioni di Sheryl Sandberg da Meta, di cui è stata a lungo direttore operativo, i dipendenti dell’azienda hanno partecipato a un meeting virtuale di 30 minuti: una “fireside chat” tra il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, e la donna che per 14 anni è stata di fatto la numero due del colosso di Menlo Park. Recode, una testata di Vox Media, ha ottenuto la registrazione dell’incontro e ha pubblicato la trascrizione integrale della conversazione, a cui i dipendenti – a differenza dei Q&A che solitamente Meta tiene ogni settimana – non hanno potuto partecipare con domande dirette.

“La gente me l’ha chiesto, ieri, tutto il giorno: ‘Perché ora?’ – ha detto Sandberg -. Il motivo è che è tempo di scrivere un nuovo capitolo della mia vita. E anche perché, davvero, ho una grande fiducia nella leadership che Mark e io abbiamo costruito”.

Questa, insomma, la motivazione ufficiale. Ma secondo il Wall Street Journal ci sarebbe dell’altro. Da un lato le vicende personali, e quel senso di “burnout” – crollo emotivo – che avrebbe confidato ai collaboratori più stretti, causato dalla sensazione di essere diventata un “punching ball” per tutti i problemi legati all’azienda. Dall’altro pesano due indagini sul suo conto: la prima sulle pressioni che Sandberg avrebbe fatto su un tabloid britannico per far archiviare un articolo sul suo ex compagno Bobby Kotick, la seconda sulle risorse aziendali che sarebbero state usate per il matrimonio con Tom Bernthal.

Le dichiarazioni di Zuckerberg e Sandberg non contengono retroscena sconvolgenti, per chi è a caccia di scoop sui reali motivi per cui la manager ha lasciato Meta dopo 14 anni. Ma quello che hanno detto è interessante per diversi motivi: lasciandosi andare ai ricordi, Sandberg aggiunge molto a ciò che sappiamo della cultura aziendale di Facebook (poi diventato Meta) e della visione e delle strategie del suo fondatore. Zuckerberg, invece, ha celebrato la sua storica collaboratrice ma anche colto l’occasione per spiegare ai dipendenti chi ci sarà ora ai vertici dell’azienda e come opereranno i sostituti di Sandberg.

Questi sono i momenti salienti della conversazione tra Zuckerberg e Sandberg:

Mark Zuckeberg

“Quando Sheryl si è unita a Facebook, nel 2008, avevo 23 anni. All’epoca sapevo poco sulla gestione di un’azienda. Avevamo un ottimo prodotto, era un sito web, non una app mobile, era solo Facebook. Era un ottimo prodotto di cui le persone erano super entusiaste. Ma non avevamo davvero nulla che potesse essere considerata un’attività redditizia”.

“Gran parte di ciò che ha fatto Sheryl è stato organizzare la nostra attività pubblicitaria, assumere molte persone fantastiche, costruire la nostra cultura manageriale e insegnare a me e a tante altre persone qui come gestire un’azienda”.

“Sono super grato per aver avuto questa opportunità di costruire questa azienda e lavorare così a stretto contatto con Sheryl, e sento che ci sta lasciando in un posto fantastico dopo aver formato così tante altre persone fantastiche e di talento. E, naturalmente, non andrà molto lontano perché in futuro farà parte del nostro consiglio di amministrazione”.

Sheryl Sandberg

“Ho incontrato Mark a una festa. Siamo rimasti a lungo  in piedi vicino al muro vicino alla porta e abbiamo parlato tutto il tempo. E poi siamo andati a cena fuori una volta ma Mark era molto noto. Io non lo ero, ma avevo un grande team in Google. E qualcuno di quella squadra ci ha visto insieme a tavola, quindi non siamo usciti di nuovo. Abbiamo cenato a casa mia, invece. Non potevamo farlo a casa di Mark perché Mark, lui se lo ricorda, aveva un monolocale con un materasso per terra. E non era il caso di cenare lì con me”

“Penso al modo in cui il confronto con Mark mi ha spinto a fare meglio. Mi ha spinto a essere ambiziosa fino in fondo. Ricordo quando ci fu il crollo (globale dell’economia) del 2008 e  pensavo che non avremmo mai venduto un altro annuncio pubblicitario. E le nostre proiezioni di entrate per il 2009 per Mark non erano “abbastanza buone”. E io ho detto: “Beh, sai, i mercati crollano e il mondo intero sta implodendo”. E sembrava che non sarebbe mai arrivata la fine della recessione. Ma Mark ha detto: “Beh, dobbiamo ancora vendere annunci e costruire il business anche in questa condizione“. E lo abbiamo fatto”.

“Uno degli altri momenti a cui ho sempre pensato è che Mark ha sempre detto che ci sono due modi per far fallire un’azienda. Un modo è stabilire piani ambiziosi e non realizzarli. Ma il secondo modo è stabilire piani che non sono ambiziosi e che invece dovrebbero esserlo. Mark diceva sempre: ‘Non voglio mai che ci accada il secondo: che non avremo piani che non riusciremo a realizzare. Se guardi a dove si trova l’azienda in questo momento, il piano del metaverso è ambizioso e questo è Mark al suo meglio”.

Mark Zuckerberg

“La prima cosa che vorrei fosse chiara è che non sostituiremo il ruolo di Sheryl così com’è ora, per alcuni motivi. Uno è che sarebbe impossibile. Sheryl è un leader unico e super talentuoso che si è unito in un contesto specifico della nostra azienda in cui c’erano diversi rami che dovevano essere costruiti da zero al di là del prodotto”.

“Penso che abbia molto più senso integrare business e prodotto, piuttosto che fare in modo che queste siano due parti separate dell’azienda. Javi Olivan sarà il prossimo COO dell’azienda. Mentre Marne Levine è il nostro chief business officer per l’azienda e tutto il gruppo aziendale Meta. Ma è importante sottolineare che il ruolo di direttore operativo di Javi Olivan sarà diverso da quello che ha avuto Sheryl. Sarà un ruolo di COO più tradizionale, in cui Javi si concentrerà principalmente internamente e operativamente. E nella maggior parte dei casi non credo avrà rapporti all’esterno. Il rappresentante pubblico dell’azienda sarà Marne Levine, come chief business officer”.

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