Come fare da soli lo Spid e che cos’è lo Spid 2

Come fare da soli lo Spid e che cos’è lo Spid 2

Dal cashback di stato al reddito d’emergenza, sino al Green Pass: i servizi che è possibile ottenere tramite lo Spid (la sigla sta per Sistema pubblico di Identità digitale) continuano ad aumentare. Nel caso dell’agenzia delle Entrate, dell’Inps e di molti altri siti della Pubblica Amministrazione, lo Spid è diventato inoltre il sistema prediletto per accedere ai servizi online. Si tratta di uno strumento di autenticazione che, tramite username e password certificati, garantisce la nostra identità. Può richiederlo chiunque abbia compiuto 18 anni e possegga un documento italiano in corso di validità (patente, carta d’identità o passaporto), il codice fiscale, una mail e un numero di cellulare.

A chi richiedere lo Spid
Lo Spid va richiesto a uno dei vari identity provider, le società private accreditate come gestori di identità dallo Stato e che si occupano di autenticare le persone. Al momento sono 9 gli identity provider cui ci si può rivolgere: Aruba, Lepida, Namirial, Sielte, Spiditalia, Tim, Infocert, Intesa e Poste.

Anche se lo Spid erogato da tutti i gestori è ugualmente valido, ci sono differenze relative soprattutto alle modalità di ottenimento (per esempio se consentono l’identificazione anche da remoto), all’eventuale pagamento e anche al livello della sicurezza. Per orientarsi tra le varie proposte si può fare riferimento alla scheda presente sul sito ufficiale dello Spid, che mostra sinteticamente le caratteristiche e modalità offerte dai vari identity provider.

Come richiedere lo Spid
A oggi il gestore utilizzato nella maggior parte dei casi è Poste Italiane, che offre il riconoscimento gratuito sia allo sportello sia da remoto e ha già rilasciato oltre 15 milioni di identità digitali: la procedura varia leggermente a seconda di quale gestore si sceglie, ma in questa guida si fa riferimento alle modalità offerte da Poste Italiane.

Accedendo alla sezione del sito di Poste dedicata allo Spid, si può scegliere quale tra i vari metodi a disposizione effettuare per l’identificazione:

  • il riconoscimento di persona (andando allo sportello dopo avere completato la procedura online);

  • il riconoscimento da remoto, utilizzando l’applicazione PosteId o ricevendo un sms (solo per chi possiede un conto BancoPosta o una PostePay e ha il numero di cellulare associato al proprio account del sito delle Poste);

  • altri metodi richiedono invece di possedere il lettore Bancoposta, la smart card per leggere la Carta nazionale dei Servizi o la firma digitale.

Ottenere lo Spid di persona
Il metodo più semplice, ma non il più rapido, è il riconoscimento di persona presso un ufficio postale. Per iniziare la procedura è sufficiente collegarsi a questa pagina, in cui inserire tutti i dati anagrafici e il codice fiscale. Completato il primo passaggio, bisognerà inserire la mail e poi confermarla, immettendo nello spazio dedicato il codice ricevuto sulla casella di posta (meglio controllare fra lo spam, se non arriva nel giro di pochi secondi). A questo punto è necessario scegliere la password per lo Spid, che va memorizzare, perché viene richiesta spesso.

Dopo avere confermato la mail, Poste chiede anche di verificare il numero di telefono, sul quale si riceverà un sms con il codice da riportare sempre nello spazio dedicato. La procedura è quasi finita: è sufficiente immettere i dati della carta d’identità e l’indirizzo di residenza e scansionare la carta d’identità (fronte e retro) per caricarla sul sito. Se non si ha questa possibilità, basta selezionare la casella per segnalare che i documenti saranno scansionati nell’ufficio postale in cui ci si recherà per il riconoscimento di persona.

La mail di conferma va stampata e portata con sé (assieme a documento d’identità e codice fiscale) all’ufficio postale dove effettuare il riconoscimento allo sportello. Fatto tutto ciò, si riceverà un’ulteriore mail di conferma con le credenziali Spid. Usando soltanto username e password si può accedere ai servizi che richiedono solo il cosiddetto Spid 1, mentre altri servizi richiedono il livello 2 e l’autenticazione in questo caso avviene con l’app PosteId. Per attivare l’applicazione si deve inserire nell’app l’indirizzo mail e la password associate allo Spid (quelle scelte nella prima fase della procedura) e subito dopo si riceverà un codice di conferma tramite sms da inserire e a quel punto l’app sarà attiva e lo Spid finalmente conquistata.

Ottenere lo Spid con l’app PosteId o con un sms
Per chi ha più dimestichezza, è altamente consigliato svolgere tutta la procedura da remoto tramite l’applicazione PosteId: per registrarsi si può utilizzare la carta d’identità o il passaporto, purché siano elettronici; in alternativa si può effettuare un bonifico della cifra di 1 euro da un conto intestato a chi chiede lo Spid, che poi verrà interamente rimborsato.

Se non si hanno i documenti elettronici si deve invece fare così: viene chiesto di fotografare un documento, di registrare un breve video pronunciando una determinata frase, di fare un selfie assieme al documento d’identità e di scattare una fotografia con la tessera sanitaria o il codice fiscale. A questo punto, va effettuato il bonifico da 1 euro sull’Iban indicato. Il meccanismo è simile anche se si ha un documento elettronico, che va inquadrato con lo smartphone prima di registrare i video e i selfie, poi completando la procedura scegliendo username e password.

La modalità più semplice è quella tramite sms su cellulare certificato, che si può però sfruttare soltanto se si è titolari di conto BancoPosta o di PostePay: è sufficiente inserire le credenziali sul sito delle Poste e poi immettere il codice di verifica che si riceverà tramite sms. Quest’ultima modalità consente di ottenere lo Spid nel giro di pochissimi minuti.

A che serve l’identità digitale?
Con lo Spid si può accedere al sito dell’Inps, selezionando il proprio identity provider e poi inquadrando il Qr Code con l’app PosteId. In questo modo, invece di avere username e password differenti per il sito dell’Inps, per quello dell’agenzia delle Entrate, per il sito del Comune, per il Fascicolo sanitario e altro ancora, si può utilizzare sempre la stessa identità digitale certificata.

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