Nelle ultime ore il cast di doppiatori di Call of Duty sarà privo della voce di Ghost. Jeff Leach, questo il nome dell’uomo, è stato infatti licenziato nella notte italiana per motivazioni più corrette. Il motivo dell’allontanamento dallo staff del gioco di Activision è infatti quello che avete potuto leggere nella notizia, ovvero un comportamento scorretto nei confronti delle donne e delle ragazze che si affacciano al mondo dei videogiochi.

Leach non ha molestato nessuno in Activision ma lo ha fatto sul suo canale Twitch. Nelle diverse sessioni di gioco a Call of Duty Warzone, infatti, ha accolto donne con commenti non solo sessisti ma anche misogini e più generalmente offensivi. Non possiamo (e non vogliamo) entrare nel dettaglio ma le clip sono state diffuse via Twitter e potete prendere atto dei commenti. Vi invitiamo a guardare il video, disponibile poco più in basso, avvisandovi però che il linguaggio è decisamente molto, molto forte.
La risposta di Activision non si è fatta comunque attendere. Con un comunicato stampa diffuso a Charlie Intel, infatti, il publisher della serie ha affermato di aver appunto licenziato Jeff Leach e che non doppierà mai più Ghost in Call of Duty. “Il sessimo non trova spazio nella nostra industria, nei nostri giochi e nella società. Condanniamo queste parole e siamo spinti dalla voglia di creare un’esperienza di gioco divertente e sicura per tutti i giocatori”, le parole contenute nella nota a seguito del licenziamento dell’uomo.
[1/3] Jeff Leach Misogynist?!
@FacebookGaming Partner, Voice of @CallofDuty “Ghost” @ActivisionSerious personalised intrusive sexism. Influence. Contempt. Violence! Serial offender! @TheZombiUnicorn
Watch the clip RT! Respect Women! #GameOver4Sexism pic.twitter.com/jtNj3xy5sN
— NitroLukeDX (@NitroLukeDX) May 7, 2021
Call of Duty resterà dunque privo della voce di Ghost. A questo punto il futuro dell’operatore è assolutamente incerto. Il comunicato stampa, infatti, si concentra (in maniera corretta) sull’allontanamento di Leach. Un allontanamento che è ovviamente dovuto: le community dei giochi online infatti sono sempre soggette ad elementi tossici e l’idea di avere una persona che ha preso parte allo sviluppo di un titolo multiplayer abbia a sua volta comportamenti del genere non aiuta Activision né tutte gli sviluppatori che lavorano per rendere più sicuri i vari giochi. Misure di sicurezza, in tal senso, sono state prese da Riot Games, che ha cominciato ad esempio un monitoraggio delle chat vocali per allontanare sessisti, razzisti e chiunque disturbi le partite multigiocatore offendendo i partecipanti.
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