Apple, Google e il monopolio dei sistemi operativi

Apple, Google e il monopolio dei sistemi operativi

Solo Android e iOS. Non c’è ormai più nessuno nella torta dei sistemi operativi mobili, per smartphone e tablet. Secondo gli ultimi dati di Statcounter, relativi ad aprile, il 71.43% del mercato mondiale, dunque dei device, è equipaggiato con una qualche versione del robottino verde di Google. Il 27.85%, invece, è in mano ad iPhone e in misura ridotta iPad. Fine.

Agli altri non restano che le microscopiche briciole legate evidentemente a dispositivi mai sostituiti, formalmente ancora operativi ma di fatto privi dei fondamentali requisiti per un’esperienza d’uso decente online ma anche offline. 

Si tratta di sistemi operativi di Samsung, con cui Statcounter allude probabilmente a Tizen OS, con lo 0.42% del mercato, seguito da Kai OS, sorto in seno alla community di Firefox e all’epoca pensato per i mercati emergenti, e infine da uno 0.13% di sistemi operativi sconosciuti. La scalata di Android nel corso degli anni è stata incredibile: ancora nel 2014 la sua fetta si aggirava intorno al 40%, mentre iOS si stabilizzava in quel frangente intorno al 20% per poi appunto tornare progressivamente anche se lentamente a crescere. Quell’anno, appena otto anni fa, Blackberry occupava ancora circa il 5% della torta e Symbian di Nokia intorno al 7%. Oltre, ovviamente, ad altri sistemi – come WIndows Mobile, poi Windows Phone, sparito ormai dal 2016 – che si collocavano intorno al 30%. 

La situazione in Italia? Allineata ovviamente a quella globale. Android nel nostro mercato guadagna qualcosa, piazzandosi sul 72.78% dei dispositivi contro il 26.74% di iOS e derivati. Il resto è appena uno 0.45% di Samsung. Nel 2009 il quadro era del tutto diverso: Symbian era al 39%, iOS al 47%, Windows sotto al 3% e SonyEricsson intorno all’1.4%. La prima release ufficiale di Android era stata d’altronde lanciata solo nell’autunno precedente. Cupcake, la 1.5, era arrivata sui dispositivi nell’aprile del 2009.

 

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