Apple, ecco le AirPods Max. Cuffie deluxe con l’audio spaziale

Apple, ecco le AirPods Max. Cuffie deluxe con l’audio spaziale

L’evoluzione del brand AirPods arriva su un nuovo livello. Dopo gli auricolari AirPods Pro (e i più classici AirPods), arrivano le AirPods Max. Ma stavolta Apple si lancia sul mercato delle cuffie, le “over ear”, dopo aver creato un mercato da miliardi con gli auricolari in-ear.  Per l’Italia però ancora nessun anovità sull’arrivo di HomePod Mini, lo smart speaker presentato qualche mese fa.

E queste nuove AirPods Max provano evidentemente a fare quello che la casa della Mela ha già fatto con gli auricolari, ribaltare una categoria di mercato, in questo caso quello dell’ascolto audio di alto livello. Le cuffie appena presentate appaiono infatti piene di novità tecnologiche di rilievo: audio hi-fi grazie ai driver in neodimio appositamente progettati, suono spaziale con algoritmo che orienta l’ascolto a seconda della posizione della testa di chi le indossa, e la cancellazione attiva del rumore esterno, in modo che nessun suono esterno interferisca con l’ascolto. Dal punto di vista del design le Max sono un prodotto tipicamente Apple: i tessuti per la banda che copre la testa e per i padiglioni di ascolto sono studiati appositamente per non affaticare chi le indossa, il tutto innestato su una doppia barra in acciaio inossidabile con le aste estendibili (senza scatti, in modo fluido). E poi c’è una digital crown, una corona proprio come quella dell’Apple Watch, che consente di interagire con le cuffie per i comandi di base e per “evocare” l’assistente digitale Siri. I padiglioni si adattano indipendentemente alla forma della testa e l’imbottitura in memory foam prende la forma dell’ascoltatore, in modo da massimizzare la comodità.

Oltre al fattore estetico (sono disponibili in cinque colori)  e a quello ingegneristico, il suono di un paio di cuffie è naturalmente l’elemento chiave. Come suonano le AirPods Max non abbiamo ancora potuto verificarlo ma i driver a doppio magnete sono studiati, dice Apple, appositamente per evitare enfasi sulle frequenze più sensibili evitando le distorsioni.  Quello che si sa è che ogni padiglione è dotato di un chip H1 per un totale di 20 core audio, dedicati specificamente ad ottimizzare l’esperienza di ascolto. Si collegano via bluetooth ma è anche possibile, tramite un adattatore Usb-C, collegarle con un cavo per l’ascolto “wired”, come l’audiofilia del resto impone.

C’è ovviamente la tecnologia di soppressione del rumore in una forma più avanzata rispetto a quanto visto con gli AirPods Pro, stavolta i microfoni ambientali sono sei e la forma over ear isola già naturalmente l’ascoltatore, ma non poteva mancare una modalità per lasciar filtrare i suoni, per evitare i pericoli di un isolamento completo. Il suono spaziale è gestito da iOS14 proprio come sugli auricolari Pro, e utilizza le triangolazioni dei sensori giroscopici e dell’accelerometro per offrire un’esperienza di ascolto dimensionale, già interessante sugli auricolari del resto. C’è una nota però che può suonare pesante per le orecchie e il portafogli: le AirPods Max costano 629 euro. Un prezzo da audiofili che in rete ha già generato commenti di ogni tipo. Ma nella confezione c’è anche una custodia per riporle quando non si usano, e quando sono chiuse le AirPods Max vanno in risparmio energetico per rimanere cariche, almeno qui si risparmia. Il prezzo è comunque allineato al listino Apple e ai dispositivi audio di fascia alta. Vedremo, anzi, sentiremo come suonano in una prossima prova. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *