Acer Chromebook 714, velocità e resistenza

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Un Acer Chromebook che assomiglia tanto a un Chromebook marchiato Google. pur mantenendo un prezzo più che abbordabile (lo si trova intorno ai 650 euro). Basta poco per accorgersene, il suo chassis in alluminio grigio scuro regala al dispositivo l’aspetto di un laptop aziendale di alto livello, e finisce per piacere anche a chi ama le app di Google per la sua vita digitale. Innanzitutto si mostra molto resistente. (SEGUE)
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Questo laptop è stato testato MIL-SPEC, la certificazione militare americana. Almeno sulla carta, dà resistenza a pioggia, umidità, temperature estreme, vibrazioni e urti. Il Chromebook Acer 714 dispone anche di un lettore di impronte digitali, cosa che è raro assai sui laptop con Chrome OS. Meno bene il display che non impressiona anche se fa il suo lavoro (è un touchscreen da 14 pollici e 1920 x 1080) e anche l’audio è tutto sommato nella norma, considerando che non ci troviamo dinanzi ad altoparlanti premium. Piace, e parecchio, la estrema sensibilità del touchpad. (SEGUE)
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Una caratteristica che piacerà a molti: il laptop non trattiene le impronte digitali. Ottima la tastiera retroilluminata. Sottilissime le cornici laterali dello schermo, mentre quelle superiore (che ha una webcam) e inferiore sono molto spesse spesse. Noi abbiamo testato il modello che ha un processore Intel Core i3-8130U da 2,2 GHz con 8 GB di RAM, 64 GB di memoria flash e una GPU Intel UHD Graphics 620. Buona la dotazione di porte: sul lato sinistro c’è una porta USB 3.1 Gen 1 Type-C, una porta USB 3.1 Gen 1 Type-A e un jack per cuffie. Il lato destro ha un blocco Kensington, un lettore di schede microSD e un’altra porta USB 3.1 Gen 1 Type-C. (SEGUE)
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Molto buono il sistema nel suo complesso, aiutato dalla leggerezza del sistema operativo Chrome OS, grande velocità e fluidità nella navigazione sul web, ben al di sopra della media dei computer carrozzati con Chrome OS. La batteria dell’Acer 714 (che pesa appena un chilo e mezzo) è nella norma, circa 9 ore, una giornata di lavoro. Una piacevole sorpresa riguarda la dispersione del calore: durante l’uso intensivo il computer non scalda più di tanto. (FINE)
