Accenture tra il metaverso e la rivoluzione della mobilità

Accenture tra il metaverso e la rivoluzione della mobilità

Quando cerchiamo di capire il modo in cui le tecnologie cambieranno le nostre vite e la forma nuova che daranno al mondo, c’è la tentazione di pensare per compartimenti stagni, come se le innovazioni che si stagliano all’orizzonte si sviluppassero lungo rette parallele, anziché influenzarsi a vicenda.
È il caso di due trend tecnologici di cui si parla molto di questi tempi: da una parte l’avvento del metaverso e dei mondi virtuali come strumento di aggregazione e interazione nel mondo digitale. Dall’altra la rivoluzione della mobilità e del mercato automobilistico innescata dalla transizione elettrica  [v. più avanti nella sezione “Idee” ndr].
In superficie sembrano due tendenze divergenti, ma entrambe esprimono la necessità, soprattutto per le aziende, di ripensare lo status quo di interi settori dell’economia per venire incontro alla crescente domanda di fruizione esperienziale da parte dei consumatori.
“Con il metaverso sta nascendo una nuova modalità di interazione con il cliente, un modo nuovo di lavorare, costruire e distribuire prodotti e servizi”, spiega Maria Mazzone, Responsabile Accenture Customer Innovation Network di Milano. “Noi abbiamo coniato il termine Metaverse Continuum, perché il metaverso promette di creare proprio un continuo tra tecnologia ed esperienza utente”.

Maria Mazzone, Responsabile Accenture Customer Innovation Network di Milano
Maria Mazzone, Responsabile Accenture Customer Innovation Network di Milano 


Anche se siamo ancora agli albori dell’era del metaverso, sono già tante le aziende con una presenza nei mondi virtuali. Coca Cola ha creato una nuova bevanda in edizione limitata disponibile solo in forma virtuale. La banca americana JP Morgan Chase & Co. nel metaverso ha addirittura aperto una filiale, mentre proprio Accenture ha realizzato l’Accenture Park, in cui il personale dell’azienda partecipa a format per l’apprendimento “immersivo”, oppure si incontra e socializza in team.
La previsione è che entro quest’anno circa 150mila nuovi assunti della multinazionale lavoreranno nel metaverso aziendale già dal loro primo giorno.
I numeri del resto confermano che il metaverso non è più una promessa ma una realtà. Nell’ultimo anno le transazioni immobiliari virtuali sono cresciute fino a raggiungere un giro d’affari da 110 milioni di dollari. Secondo le stime di Citigroup, entro il 2024 il mercato del metaverso varrà più di 800 miliardi di dollari e continuerà a crescere a doppia cifra negli anni a venire. Secondo gli analisti di Accenture il metaverso non fa che accelerare l’evoluzione del “Business of Experience”, nuovo concetto olistico dell’esperienza che tocca ogni settore economico.
Incluso il mercato dell’automotive, dove proprio la trasformazione dell’esperienza di mobilità, assieme all’elettrificazione e al passaggio a modelli sostenibili ha innescato la più grande trasformazione mai vista dall’invenzione del motore a scoppio.
“In questo contesto”, spiega Teodoro Lio, Consumer and Manufacturing Industries Lead di Accenture Italia, “tutti gli attori del mercato hanno la necessità di rivedere la visione strategica e i modelli di business”.
Secondo il dirigente, in particolare, il settore deve abbracciare un modello di economia circolare, come già hanno fatto moltissime aziende del digitale. Non soltanto perché è la cosa giusta da fare per ridurre l’impatto ambientale del settore, ma anche perché la circolarità è funzionale a modelli di business digitali basati sui servizi che contribuiranno ad aumentare la redditività.

Teodoro Lio, Consumer and Manufacturing Industries Lead di Accenture Italia.
Teodoro Lio, Consumer and Manufacturing Industries Lead di Accenture Italia. 


“L’economia circolare può ridurre la dipendenza dai puri volumi di vendita delle auto”, dice ancora Lio, “spostando il focus sui servizi e sul miglioramento delle prestazioni del ciclo di vita del prodotto, portando a una crescita dei ricavi per veicolo”.
“La filiera automotive – conclude – può sfruttare le sue forze nell’orchestrare ecosistemi complessi per guidare la transizione verso la circolarità, ottimizzando l’intera catena del valore e l’adozione di modelli as-a-service”.
Di questi sistemi complessi potrà fare parte anche l’integrazione con il metaverso, contribuendo alla rivoluzione dell’esperienza del consumatore non solamente nel momento della scelta e dell’acquisto, ma anche in quello della fruizione dell’auto come nuova piattaforma abilitante per i servizi digitali.

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