Abandoned e Hideo Kojima: il mistero s’infittisce, facciamo il punto!

Abandoned e Hideo Kojima: il mistero s’infittisce, facciamo il punto!

Abandoned e Hideo Kojima: il mistero s’infittisce, facciamo il punto! | Game Division



















Speciale

La situazione che si è venuta a creare dietro al progetto “Abandoned” ha dell’incredibile. Circostanze strane, assurde come poche, che solo un mattacchione come Hideo Kojima potrebbe aver architettato, o almeno così si crede. Del resto, ce lo ricordiamo tutti l’annuncio di Metal Gear Solid V, no? Inizialmente conosciuto come Project OGRE e completamente slegato da Kojima, Konami e Metal Gear Solid, e poi, soltanto dopo, rivelatasi l’ultima iterazione della Metal Gear Saga. Ecco, nonostante siano arrivate smentite “ufficiali”, che virgolettiamo perché la situazione è talmente strana da non riservare alcuna certezza, potrebbe trattarsi di un Horror finanziato dai PlayStation Studios e sviluppato dal team di Hideo Kojima.

Proprio in queste ultime ore, i collegamenti con l’autore giapponese sono diventati talmente tanti che ci siamo sentiti in dovere di esporveli e ragionarci insieme.

Abandoned e gli evidenti collegamenti con Kojima

Blue Box o PlayStation Studios?

Cominciamo proprio dalla base, ovvero dal nome del team che starebbe sviluppando questo bizzarro horror. Si chiama Blue Box, e le iniziali dovrebbero sin da subito ricordarvi qualcosa, almeno una: BB, ovvero il Bridge Baby che abbiamo avuto modo di conoscere in Death Stranding, ha le stesse iniziali del probabile e fittizio studio Blue Box. Un collegamento molto valido sebbene non risulti particolarmente brillante. Ma è la seconda ipotesi, sempre riguardante il nome del team, quella più interessante: nel recente trailer di annuncio di Death Stranding Director’s Cut, abbiamo visto Sam, vestito in blue, lanciarsi dentro una scatola. Nemmeno a farlo a posta, Sam è vestito in Blue e la scatola, in inglese, viene ovviamente tradotta “Box”.

Ancor più interessante, però, è il logo dello studio apparso nel primo trailer del gioco, troppo simile a quello dei PlayStation Studios per design, font e colori utilizzati. Inoltre, e questa è una speculazione che sorge spontanea, che motivo avrebbe uno studio indipendente di creare un’etichetta simile a quella di Xbox Games Studios e PlayStation Studios? Nessuna. Ecco perché, in realtà, potrebbe essere un chiaro indizio del coinvolgimento finanziario di PlayStation.

Abandoned è Silent Hill?

Alzi la mano chi non vorrebbe il ritorno di P.T? Nessuna mano alzata. Perfetto, significa che lo vorremmo tutti.

Abandoned, al momento senza un nome confermato, potrebbe davvero essere Silent Hill? Per quanto possa sembrare difficile, visto anche il coinvolgimento obbligatorio di Konami (nel caso fosse tutto vero), non è una completa assurdità. Infatti, se come sembra ci sia davvero Sony dietro al progetto, che in collaborazione con Konami abbia stretto un accordo per un nuovo Silent Hill, persino il coinvolgimento di Kojima non risulterebbe folle. E se a questo aggiungiamo l’interesse di Kojima Productions nel produrre un horror, beh, gli indizi iniziano a combaciare per bene.

Chi c’è dietro Blue Box?

Dietro lo studio ci sarebbe un signorotto di nome Hasan Kahraman, unico membro del team. Basterebbe questa frasetta a rendere la situazione più che bizzarra, ma la verità è che non finisce qui. Kahraman, infatti, se inserito in Google traduttore o simili e tradotto dal turco, si traduce in “Hideo”, il nome di Kojima. Coincidenza vuole che il cognome del presunto sviluppatore di Blue Box inizi con la K, stessa iniziale del cognome di Kojima.

Troppo assurdo? Il bello deve ancora arrivare.

Kahraman ha un profilo PSN con tanto di verificato, condizione riservata agli sviluppatori d’alto rango. Il suo profilo, inoltre, non è privato, ed è quindi possibile vedere i suoi trofei guadagnati e i giochi avviati recentemente. E anche in questo caso due dettagli non tornano: innanzitutto i trofei sbloccati sono 1238, numero apparso durante lo spot giapponese di Silent Hill 4; secondo, di recente è stato avviato e giocato per qualche ora il gioco “Demon Blood”, che non esiste nel database PlayStation, peraltro con un’icona che contiene la scritta “Siren Head”, con tanto di iniziali che rimandano alla celebre saga horror di Silent Hill.

Lato social, invece, Kahraman è poco seguito, ma la pagina di Blue Box ha già ottenuto il follow di PlayStation, Xbox e Geoff Keighley. Che sia un caso? Proprio l’amicone di Hideo Kojima che dice di aver recentemente parlando con la mente dietro Blue Box? Difficile crederlo.

Infine, e sono forse gli indizi più inquietanti, alcuni dei progetti mobile pubblicati dallo studio hanno come icona le famose manine di Death Stranding; e un canale YouTube datato 2015 ha un’immagine di copertina che ritrae un paesaggio intriso da una nebbia fittissima (Silent Hill, sei tu?).

Uno sguardo ravvicinato al trailer

Incredibile ma vero, è proprio durante la visione del trailer che, almeno nel nostro caso, il castello crolla. In nessun dettaglio è possibile intravedere la mano dell’autore, in assoluto una delle più riconoscibili e caratteristiche del panorama videoludico. Che sia forse un dettaglio voluto? Un modo per depistare i fan? Tutto è possibile, ma per averne la certezza sarà necessario attendere il reveal ufficiale, il quale, tra l’altro, potrebbe essere dietro l’angolo.

Messa da parte l’ipotesi Kojima, che nonostante manchi nel trailer è stata la personalità più gettonata sin dall’inizio, rimane davvero ben poco da analizzare. L’ambientazione, per quanto sembri particolarmente adatta per un contesto horror, è comunque un bosco piuttosto sfoglio e privo di identità, peraltro realizzato in Unreal Engine. Un altro dettaglio, questo, da non sottovalutare, sempre se centri qualcosa con la produzione. Si trattasse realmente di un videogioco di Hideo Kojima e Sony, troviamo poco credibile l’idea di realizzarlo in Unreal Engine, soprattutto visti gli enormi passi in avanti compiuti dall’eccezionale Decima Engine di Guerrilla Games, utilizzato per la realizzazione di Death Stranding.

Insomma, raggiungendo la chiusura di questo articolo, è impossibile non notare certi collegamenti. Il coinvolgimento del creativo giapponese appare troppo ricercato per non essere voluto, rafforzando tutte le teorie e le analisi dei fan che stanno spopolando sul web.

E le vostre teorie, invece? Credete in un possibile coinvolgimento di Hideo Kojima? Fatecelo sapere nei commenti e tenete d’occhio il nostro sito per non perdervi tutti i dettagli sul presunto gioco finanziato da PlayStation.




Fonte: tomshw.it

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